Niente più viaggi verso il nord, almeno per gli interventi in laparoscopia avanzata, ovvero operazioni chirurgiche mini invasive su patologie tumorali. Nell’ospedale di Martina Franca “Valle D’Itria” infatti, già da un paio di mesi, con l’arrivo del nuovo primario, dottor Massimo Buonfantino, sono diventati di routine le sedute chirurgiche in laparoscopia avanzata. Si tratta di un tecnica che diversamente dalla metodica tradizionale in cui il paziente viene “aperto”, prevede l’inserimento di un tubo, attraverso l’incisione sull’addome, che gonfia l’addome come un “palloncino”, consentendo così di avere spazio per inserire una piccola telecamera che dà un’immagine ingrandita del campo operatorio, proiettata sul video dei chirurghi, vengono quindi inseriti gli strumenti necessari per eseguire l’operazione. In questa maniera, il paziente ha molti meno rischi, come riferisce lo stesso chirurgo Buonfantino, non solo, “il recupero del paziente dopo l’intervento é più rapido, si riduce notevolmente il dolore post operatorio e anche la degenza e relativi costi sono sensibilmente ridotti.”
La tecnica di laparoscopia é in uso da circa trent’anni, ma negli ultimi tempi si è più affinata e richiede mani esperte. Il dottor Buonfantino che alle spalle 25 anni di attività, è arrivato dall ‘istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “De Bellis” di Castellana Grotte, istituto specializzato in gastroenterologia, “dove – racconta il medico – vengono svolte centinaia di operazioni in laparoscopia, applicata sopratutto ai tumori del colon, dello stomaco, ma non solo. Tra i benefici per il paziente neoplastico, per esempio, anche quello del recuepro rapido dall’operazione, permettondogli di cominciare prima l’eventuale chemio o radioterapia.”
Proprio a Martina Franca il medico ha portato la sua casistica di migliaia di interventi, con una breve espereinza anche negli Stati Uniti. Già in un paio di mesi, (il primario è arrivato il 17 agosto), sono stati eseguiti alcuni interventi come quello su un uomo di 74 anni, ricoverato per un tumore (GIST), al quale é stata eseguita la resezione della parete anteriore dello stomaco, proprio con la tecnica di laparoscopia. Lo stesso vale per un altro paziente con adenocarcinoma del retto basso, trattato con chemio e radio terapia pre – operatoria. L’intervento che è stato eseguito, detto “di Miles”, ha riguardato l’asportazione dell’ano e del perineo (il tessuto intorno all’ano), sempre con la tecnica laparoscopica. Un altro caso è stato quello di un uomo con adenocarcionoma allo stomaco, trattato con un intervento il 13 settembre scorso, attraverso la gastrectomia sub – totale, con metodica completamente laparoscopica.
“I casi trattati sono stati diversi, compresi quelli in urgenza, uno dei quali ha interessato una giovane mamma, affetta da morbo di Kron, arrivata a Martina Franca completamente occlusa, ma che é risucita a tornare a casa dopo l’intervento in laparoscopia, adesso sta bene.”
“Naturalmente – sottolinea il dottor Buonfantino – la tecnica laparoscopica, che viene applicata per la gran parte dei casi sui tumori, viene eseguita se ci sono tutte le condizoni di sicurezza, che sono quelle stabilite dalle linee guida. Quando non si riscontra ciò, perché il paziente per esempio ha più tumori, ha un quadro compromesso o comunque potrebbe avere una complicanza, il paziente non viene trattato, non essendoci un reparto di terapia intensiva a Martina Franca, ma viene trasferito a Taranto, dove l’ospedale é attrezzato di chirurgia con rianimazione.”
C’ è da dire che dal piano di riordino ospedaliero che la Regione ha approvato, il “Valle D’Itria”, dovrebbe essere un ospedale di primo livello e come tale verrà quindi potenziato anche con l’apertura di una rianimazione, tra gli auspici c’è proprio quello di fare della chirurgia di Martina Franca un centro di riferimento per gli interventi di laparoscopia avanzata, che sino a un paio di mesi fa non si facevano. I cittadini erano spesso costretti a i viaggi verso il nord.
“Non sarò però soltanto io a operare – ha sottolineato il primario – ho una squadra valida e per questo il mio obiettivo é quello di specializzare ogni medico con formazione specifica, proprio qualche giorno fa – ha aggiunto il medico – ho incontrato il responsbaile della formazione dell’Asl jonica, per mettere a punto dei programmi formativi per la mia squadra.”
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