200 mila euro da attingere dal bilancio aziendale, per pagare la realizzazione di un impianto bi-osmosi nel poliambulatorio di Martano, necessario a servire i 10 posti rene nel centro dialisi che dovrà sorgere. E’ quanto emerge dalla determina aziendale n°3096 del 9 agosto scorso, pubblicata il 16 agosto, con la quale gli ingegneri Antonio Leo, responsabile unico di procedimento e l’ingegnere Fiorenzo Pisanello, responsabile dell’area tecnica dell’Asl leccese, approvano di liquidare alla ditta che si é aggiudicata i lavori, una somma di 35 mila euro come anticipo dell’importo complessivo, così come previsto dal capitolato di gara. Nel documento, gli ingegneri danno atto che la spesa complessiva di 200mila euro per la realizzazione dell’impianto di bi-osmosi, verrà finanziata con mezzi propri dell’Asl, verrà cioè imputata sul conto patrimoniale del bilancio aziendale.
Soldi quindi dei cittadini, che forse avrebbero preferito risparmiare, visto che il servizio dialisi a Martano, prevede il trasferimento di otto posti letto dal centro dialisi di Calimera al poliambulatorio di via Fratelli Cervi. Un trasferimento che poteva prevedere anche il trasloco dell’impianto di bi-osmosi esistente a Calimera, ma poiché i posti rene sono stati portati a 10 a Martano, quell’impianto di Calimera per otto posti non andava più bene, ragion per cui si è fatta una gara per l’affidamento dell’appalto, aggiudicato alla ditta ATI TECNICA 85 srl di Brindisi, che ha chiesto all’Asl un anticipo di 35 mila euro sui 200 mila complessivi, visti i lavori cominciati da due settimane e vista la normativa vigente sugli appalti, che prevede la richiesta di anticipo, previa presentazione di polizza di fideiussione, a garanzia che la somma è versata come anticipo.
Il dubbio che resta è se fosse così necessario portare a 10 i posti rene o potevano essere sufficienti gli otto da trasferire da Calimera a Martano, evitando di spendere 200mila euro, per realizzare un nuovo impianto, soldi che forse l’Asl avrebbe potuto impiegare per altri acquisti di impianti o macchinari, necessari per esempio nelle corsie degli ospedali.
C’é da dire però che i posti rene vengono stabiliti dalla Regione Puglia, i 10 posti sono infatti uno dei requisiti perché una struttura territoriale per dialisi sia accreditata al sistema sanitario, c’é anche chi dall’Asl riflette sull’opportunità di acquistare un impianto nuovo in sostituzione di quello di Calimera vecchio e datato, ma l’acquisto del nuovo impianto è dovuto principalmente al fatto che il sistema bi-osmosi di Calimera non sarebbe sufficiente per avere l’accreditamento dalla Regione Puglia.
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