Donare il sangue sopratutto nel periodo di ferie diventa fondamentale per chi lavora in ospedale e si trova a dover salvare vite umane, eseguire interventi chirurgici, affrontare emergenze, quando i donatori già in numero esiguo in Puglia vanno in vacanza, avere sacche sufficienti, diventa un problema serio.
Ecco perché l’Asl ogni anno invita la popolazione al gesto nobile di donare sopratutto in estate, la campagna di sensibilizzazione è a livello regionale; fa sorridere però, ma con un sorriso amaro, pensare che proprio all’ospedale di Gallipoli, che d’estate vede la popolazione in aumento e quindi con più possibilità di avere donazioni ma anche richieste di interventi, é impossibile donare il sangue.
Giorni fa infatti, proprio su SanitaSalento é apparsa la notizia che il centro trasfusionale, di quello che dovrebbe diventare una struttura ospedaliera di primo livello, quale appunto il “Sacro Cuore” di Gallipoli, è di fatto un punto prelievi, dove é impossibile raccogliere emoderivati, sostanze coagulanti e dove le donazioni di sangue sono diminuite notevolmente. Il motivo di questa drastica riduzione dell’attività del centro, é che dal 1 luglio si sarebbero dovuti eseguire i lavori di adeguamento, con il temporaneo trasferimento del servizio dal secondo piano della torre E, al sesto della torre B, traslocando in ambienti molto più stretti.
Si è passati così ad avere ambienti da otto a tre poltrone, riducendo di fatto il numero di donatori, ci si è trovati nell’impossibilità di avere strumentazione idonea per esaminare le sacche raccolte, che devono quindi andare al centro trasfusionale di Lecce, per poi raggiungere quello periferico di riferimento a Casarano, che a sua volta distribuisce al centro trasfusionale vicino di Gallipoli. Il tutto con perdita di ore preziose, quando se il servizio gallipolino fosse a pieno regime tutto ciò sarebbe evitato.
L’ Asl quindi invita donare il sangue, ma poi non provvede ad accelerare le procedure necessarie nel centro trasfusionale, che resta di fatto a mezzo servizio senza i lavori avviati. Proprio il 9 agosto scorso è stata pubblicata la delibera 1940, con la quale l’azienda sanitaria stabilsice di indire la gara per appaltare le opere di ristrtturazione, quindi da un mese dal trasferimento del servizio, i lavori non solo non sono cominciati, ma neppure ancora appaltati
Come si legge nella stessa delibera, il sopralluogo nel centro da ristrutturare era stato effettuato a dicembre 2017, i tecnici del dipartimento di prevenzione e sicurezza sui posti di lavoro dell’Asl dell’area sud di Bari, avevano relazionato su quanto necessario per far si che Gallipoli ottenneesse l’accreditamento dalla Regione come centro trasfusionale.
Nella delibera compare anche il verbale che a luglio 2017 scrisse l’ingegnere Fiorezno Pisanello, come responsabile del progetto (RUP). Si tratta della validazione del progetto di fattibilità dall’ingegnere Pisanello con l’elenco di quanto verificato, insieme ai geometri Antonio Urso e Antonio Ciaccarese, compreso il quadro economico.
Il progetto è stato così validato dai tecnici dell’Asl adesso bisogna fare presto, perchè la malattia non va in vacanza e di sangue c’é bisgono, soprattutto nelle emergenze, resta solo da capire perchè trasferire un serivzio sanitario di vitale importanza, quando ancora i lavori devono partire.
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