Maggiore integrazione tra territorio e ospedale, sicurezza per gli operatori della sanità, abbattimento delle liste di attesa, innovazione tecnologica, sono alcuni dei temi che i vertici dell’ordine dei medici della provincia di Lecce, propongono di affrontare insieme alla direzione dell’Asl, attraverso un confronto costruttivo.
Proprio nei giorni scorsi il presidente dell’ordine e il vice presidente dottor De Giorgi e Dottor Peccarisi, hanno incontrato il neodirettore sanitario Rodolfo Rollo, nei confronti del quale hanno espresso apprezzamento per le sue competenze, capacità professionali e la conoscenza di un territorio come quello salentino, molto complesso.
Aspettative sono tante quindi, per migliorare il sistema sanitario salentino, senza dimenticare le criticità sollevate durante il confronto tra l’ordine e il nuovo manager, al quale i vertici dell’ordine professionale si sono detti pronti ad offrire un contributo costruttivo. In primis sulla realizzazione di una migliore integrazione tra medicina territoriale e ospedaliera, tenuto conto che il dottore Rollo ha lunga esperienza sulla sanità territoriale, ultimo il ruolo ricoperto come direttore del distretto di Lecce. Nei prossimi giorni, é previsto in via Miglietta un tavolo di discussione sul tema relativo a territorio e ospedale, per stabilire le priorità: tra queste il corretto uso delle strutture sanitarie, con particolare attenzione alle prenotazioni per gli esami diagnostici, al fine di razionalizzare gli accessi negli ospedali con l’effetto di contenere le liste di attesa.
Proprio i tempi di attesa sarà un altro argomento di confronto tra ordine professionale e Asl; come pure l’ammodernamento della sanità, partendo dalla telemedicina, come pratica standardizzata e non a macchia di leopardo.
Il presidente e il vicepresidente dell’Omceo, hanno poi toccato l’importanza del rapporto tra sanità pubblica e privata, come argomento da portare sul tavolo del direttore generale insieme al dottor Rollo, come due realtà che si completino senza contrasti o sovrapposizioni.
Infine il recupero del rapporto fiduciario tra medici e cittadini, affrontando il tema del rischio clinico e della medicina difensiva.
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