Scorrano chiede chiarezza sul nuovo ospedale del sud Salento

Scorrano chiede chiarezza sul nuovo ospedale del sud Salento

Realizzare il nuovo ospedale a Melpignano costa 142 milioni di euro e se si sistemasse l’esistente invece di costruire una struttura nuova? Sarebbe più conveniente? Per saperlo servirebbe confrontare i preventivi ed é quello che fondamentalmente vorrebbe capire il sindaco di Scorrano, Giulio Stefanelli, che ha vinto il ricorso davanti al tar, ottenendo di poter partecipare alla conferenza dei servizi, sulla realizzazione del nuovo nosocomio del sud Salento. Stefanelli parla di un progetto di massima che la vecchia amministrazione comunale di Scorrano, avrebbe presentato alla Regione, per adeguare strutturalmente l’ospedale “Delli Ponti”, costo dell’opera dagli 80 ai 90 milioni di euro.

Il progetto però – stando a quanto riferito dal sindaco – é stato bocciato dalla Regione, così come avrebbe bocciato – dice il sindaco – i siti di Muro Leccese e altri luoghi alternativi a Melpignano, prendendo invece come buono l’area tra Maglie e Melpignano e lo stesso paese della pizzica.

Quello che il sindaco Stefanelli non ha chiaro, anche perché escluso dal tavolo della conferenza dei servizi sino a poco fa, é su quale base é stato deciso, che la cosa più giusta sarebbe quello di costruire il nuovo ospedale, per un investimento di 142 milioni e perché é stato invece bocciato il progetto presentato dalla precedente amministrazione, per adeguare strutturalmente l’ospedale già esistente nella zona, prevedendo negli 80/90 milioni di euro, anche l’ampliamento del nosocomio e la realizzazione di un piano parcheggio esterno all’ospedale.

“Probabilmente questa proposta sarà stata presentata – dice Giancarlo Ruscitti, direttore del dipartimento regionale della salute – ma non quando sono subentrato io. Attualmente in conferenza dei servizi – continua il manager – c’é un progetto di massima che è stato presentato a Roma, al ministero della salute, per una prima visione su cosa globalmente si intende fare, poi da lì – continua Ruscitti – si arriva per approssimazione ad un progetto più definitivo, finchè poi si giungerà al progetto di bando. Quanto alla proposta di adeguare il nosocomio di Scorrano, non ne sono a conoscenza, né – dice Ruscitti – quando due settimane fa, ho incontrato il sindaco Stefanelli, mi ha mai parlato di questa proposta. Certamente non ci opporremo alla volontà e diritto che Stefanelli reclama, di sedersi al tavolo della conferenza dei servizi, visto che ha vinto un ricorso davanti al Tar.”

Proprio in seguito al ricorso vinto, il primo cittadino potrà legittimamente sedere con le parti interessate e accedere agli atti per chiarirsi le idee. “Non si comprende – dice il sindaco – se questo progetto dell’ospedale nuovo è esecutivo oppure no.” La confusione nasce dal fatto che, stando al codice degli appalti, sono previsti tre livelli di progettazione: lo studio di fattibilità tecnica ed economica, che stabilisce soprattutto le risorse economiche necessarie per realizzare un’opera, e viene fatta una progettazione di massima preliminare. Quindi se è già assodato che ci sono 142 milioni di euro disponibili a finanziare la struttura ospedaliera, come si evince dalla delibera Asl 1560 del 02/07/2018, significa che esiste già un progetto economico finanziario e in effetti nell’atto deliberativo si legge che il dipendente dell’area tecnica dell’asl salentina, ingegnere Antonio Leo, ha redatto uno studio di pre fattibilità, dunque non si capisce perché questo studio di fattibilità economico finanziario, viene poi messo nel bando di gara, come fosse un lavoro da affidare a esterni. Se così fosse vuole dire allora che il progetto di fattibilità manca, dunque andrebbe chiarito come si stabiliscono le risorse economiche di 142 milioni per realizzare l’opera e cosa sia esattamente lo studio di pre fattibilità redatto dall’ingegnere Asl Leo.

C’è inoltre da capire – dice il sindaco Stefanelli – come questi 142 milioni per la realizzazione del nuovo ospedale vengono usati, se sono fondi europei, se sono statali” e cosa esatamente si paga.

Roberta Grima
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