Primi passi per l’attivazione della degenza territoriale di Nardò

Primi passi per l’attivazione della degenza territoriale di Nardò

Arriva la rispsota dell’Asl sulla lungodegenza di Nardò, sulla quale aveva cercato di contattare la direzione sanitaria dell’Asl salentina. Ebbene da via Miglietta fanno sapere che nella lungodegenza del presidio territoriale neretino, il personale ha regolarmente effettuato le turnazioni previste, sino a quando è stato presente almeno un paziente nel reparto (e diversamente non potrebbe essere). Alcuni rappresentanti sindacali infatti, avevano avuto segnalazioni per cui i medici su Nardò si trovavano a lavorare con un solo ricoverato, mentre al reparto di medicina, dal quale pure dipendono, i colleghi erano costretti a doppi turni per carenza di personale.

“Attualmente – si legge nella nota dell’Asl – essendo bloccati i ricoveri a Nardò, non vengono effettuati né turni di notte né reperibilità, ma è prevista unicamente la turnazione mattutina e quella pomeridiana. Oltre ai due medici dipendenti, sono in servizio 9 infermieri, 6 OSS e 3 ausiliari, personale che nel giro di pochi giorni dovrebbe essere comunque impiegato nell’unità di degenza territoriale. In queste ore, il personale è impegnato – ciascuno per le proprie competenze – nell’allestimento della diversa destinazione e degli ambienti, alla loro sanificazione, alla organizzazione dell’archivio e alla sua nuova predisposizione. Gli infermieri e i medici della ex lungodegenza, in particolare, stanno anche collaborando con il personale degli ambulatori d Nardò, principalmente il Centro disturbi cognitivi e demenze (CDCD).

Si tratta quindi – ribadiscono da via Miglietta – di un breve e ineludibile periodo di passaggio tra la chiusura dell’attuale lungodegenza e l’apertura della nuova struttura assistenziale territoriale, in cui saranno chiamati a collaborare attivamente i medici di base.

Per quanto riguarda, invece, i quattro posti di lungodegenza previsti nell’Unità Operativa di Medicina, dell’Ospedale di Copertino, si è anche qui in fase avanzata di attivazione, in quanto si sta dotando il reparto di tutto il necessario. Fermo restando che questa è una prima fase rispetto alla configurazione finale, che prevede l’attivazione prioritaria di un servizio di riabilitazione complementare, rispetto alla Lungodegenza, alla Ortopedia e alla Geriatria.”

L’accreditamento della nuova unità di degenza territoriale di Nardò, sarà accreditata il prossimo 12 dicembre

Roberta Grima
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