Sono scattati alle sei di questa mattina gli arresti domiciliari con dispositivo di controllo elettronico per il direttore generale dell’Asl leccese Ottavio Narracci, stessa misura anche ai medici Giorgio Trianni, primario di neurologia a Lecce e Giuseppe Rollo primario dell’ortopedia e traumatologia del “Vito Fazzi”, idem per Benedetta Martina, avvocatessa iscritta al foro di Lecce. Custodia cautelare in carcere invece, per il pubblico ministero Emilio Arnesano della procura di Lecce e per il medico Carlo Siciliano, responsabile della medicina del lavoro presso l’azienda sanitaria salentina.
L’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Potenza, che ha disposto anche il divieto di dimora per l’avvocato Salvatore Antonio Ciardo, dopo un’indagine di mesi condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Lecce, che ha portato al sequestro di: una piscina di proprietà del dottor Trianni, oggetto di mercemonio – si legge nel comunicato del procuratore di Potenza, Franceco Curcio – tra il pubblico ministero Emilio Arnesano, titolare del procedimento penale per il quale la piscina era sotto sequestro, e il dottor Trianni. Le fiamme gialle hanno sequestrato anche un’imbarcazione e 18.400 euro nei confronti di Arnesano, quale profitto del reato di corruzione.
Le intense investigazioni svolte in appena quattro mesi, hanno portato alla luce una serie di reati commessi con abuso e vendita delle proprie funzioni, da parte del magistrato in servizio presso il distretto della Corte di Appello di Lecce. Arnesano é accusato di aver favorito medici dell’Asl e amici del dottor Siciliano, primo tra tutti Narracci, oltre a Trianni e Rollo. Il magistrato avrebbe ripetutamente garantito esiti positivi nei loro confronti, nei procedimenti giudiziari che li riguardavano. In cambio di questi “favori”, Arnesano otteneva vantaggi economici, come l’imbarcazione di 12 metri che il dottor Siciliano avrebbe venduto al magistrato, ad un prezzo di gran lunga inferiore rispetto a quello di mercato, di contro il pm si impegnava personalmente, come pubblico ministero di udienza, ad attuare una strategia processuale tesa a far ottenere l’assoluzione, al direttore generale dell’Asl Narracci, che effettivamente ottenne, nell’ambito di un procedimento nei suoi confronti che lo vedeva imputato con l’accusa di peculato.
A fronte di questa disponibilità mostrata, il pm riceveva dai medici legati al dottor Siciliano, soggiorni gratuiti e imbarcazioni a prezzo di saldo, ma anche trattamenti di favore nelle prenotazioni di visite mediche, interventi per familiari, nelle visite a proprie amiche e così via.
Sotto la lente investigativa della procura di Potenza in particolare, c’è il rapporto corruttivo, consolidato e duraturo, tra l’avvocatessa Benedetta Martina del foro leccese e Arnesano che, in cambio di prestazioni sessuali da parte della legale, pilotava procedimenti giudiziari che vedevano coinvolti gli assistiti dell’avvocatessa.
Dalle intercettazioni e accertamenti svolti, la stessa avvocatessa avrebbe chiesto al magistrato un suo intervento per aiutare una sua amica, a superare la prova orale dell’esame d’avvocato, per questo Arnesano avrebbe contattato il componente della commissione d’esame, avvocato Salvatore Antonio Ciardo, in cambio di prestazioni sessuali da parte sia della Martina che della sua amica Federica Nestola. Ci sarebbe stato un incontro tra i tre: Arnesano, Martina e Nestola, che superò la prova d’esame.
Stesso modo di operare anche in un altro caso, che vede il magistrato accogliere la richiesta dell’avvocatessa Manuela Carbone, affinché intervenisse a suo favore con il presidente del collegio di disciplina dell’ordine degli avvocati, Augusto Conte, anche in questo caso, Arnesano avrebbe ottenuto prestazioni sessuali dall’avvocatessa in cambio del suo intervento.
Le indagine sono partite da una singola e specifica notizia di reato a carico del magistrato Emilio Arnesano, che riguardava il dissequestro della piscina del dottor Giorgio Trianni, con richiesta di archiviazione della notizia del reato. In seguito a ciò, Arnesano ottenne un soggiorno con annesse battute di caccia, offerte da Trianni. La procura di Lecce a seguito di indagini svolte nei mesi scorsi, ha poi trasmesso la notizia di reato alla procura di Potenza per sua competenza.
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