Nuovi servizi sanitari a Martano, ancora in alto mare

Nuovi servizi sanitari a Martano, ancora in alto mare

Vi ricordate il poliambualtorio di Martano, la cui ala nuova doveva essere inaugurata, consegnandola così ai cittadini con i nuovi servizi ? Ebbene, passeranno ancora dei mesi prima di vedere l’opera completa. Per una serie di ritardi, errori e aggiustamenti, Ottavio Narracci, direttore generale sino al 6 dicembre scorso, giorno del suo arresto, riferì l’estate scorsa, che la struttura si sarebbe completata in autunno, ma ad ottobre, quando siamo andati a vedere e abbiamo chiesto lumi all’asl, da via Miglietta hanno risposto che l’area destinata alla dialisi era in fase di completamento e che vi erano ulteriori ritardi per la sistemazione della risonanza magnetica, ma che l’azienda aveva tutte le intenzioni di fare presto.

In realtà presto non sembra sia possibile, perché mancherebbe ancora l’agibilità per il seminterrato, dove dovrebbero essere collocate le macchine diagnostiche, come risonanza, mammografo, OPT e per il piano destinato alla dialisi, anch’essa priva di agibilità e quindi impossibilitata a funzionare.

Eppure, a sentire l’ufficio tecnico del comune di Martano, a giugno scorso, gli allora direttori generale e sanitario dell’Asl salentina, Narracci e Sanguedolce, scrissero all’ufficio strategia e governo della Regione Puglia, per chiedere l’accreditamento per il comparto diagnostico e di dialisi. Una richiesta che secondo i tecnici del comune, l’Asl non avrebbe potuto fare, visto che sia il seminterrato, che il piano destinato alla dialisi, per i quali si chiedeva l’accreditamento a Bari, erano ancora sprovvisti di agibilità. Tanto è vero, che sempre dall’ufficio tecnico del comune, ci riferiscono che il RUP (responsabile unico di procedimento), non ha mai depositato la richiesta di agibilità per i due ambienti: seminterrato e comparto dialisi, proprio perché evidentemente manca ancora qualcosa. Il documento che invece il RUP, l’ingegnere Leo, ha depositato all’ufficio tecnico comunale, è l’agibilità del maggio 2017 e risulta essere parziale, con l’esclusione cioè del seminterrato e della dialisi, dove effettivamente sono in corso ancora lavori.

Nel centro dialisi, come ci ha riferito lo stesso RUP Antonio Leo, è stata avviata la fase di analisi delle acque per la bio – osmosi, acque che saranno controllate dall’Asl e da un laboratorio esterno. Quanto al seminterrato, si sta procedendo ad avviare l’iter per la gara di appalto, da affidare per l’esecuzione dell’allestimento e adeguamento dell’ambiente dove andrà collocata la risonanza.

Come é possibile allora che i direttori dell’Asl chiedano a giugno scorso, a Bari di accreditare dei servizi, che sono ancora incompleti, tanto da essere sprovvisti della necessaria agibilità? C’é anche una nota del 28/02/2018 a firma del direttore del distretto martinese, Salvatore Sergi, nella quale si chiede al sindaco di Martano Fabio Tarantino, l’autorizzazione alla realizzazione di un centro dialisi al piano rialzato, oltre a due ambienti nel seminterrato nel nuovo poliambulatorio come da planimetria allegata.

La richeista – si legge nella nota – é finalizzata all’acquisizione, da parte dell’ufficio sezione strategie e governo della Regione Puglia – all’accreditamento ai 10 posti rene del centro dialisi. Con la nota si allega anche l’agibilità degli ambienti per i quali si richiede l’accreditamento, come é possibile se sono ancora in corso lavori, così come conferma l’area tecnica dell’Asl e lo stesso ufficio tecnico del comune martinese, dove non risulta depositata agibilità della dialisi e del seminterrato?

La richiesta del direttore di distretto Sergi, arrivata al comune viene spedita dallo stesso ufficio comunale a Bari, ai fini dell’accreditamento, con relativa documentazione allegata: planimetria e agibilità. Qualcuno però ha allegato un’agibilità falsa, visto che l’ufficio tecnico Asl dichiara che ci sono ancora lavori in corso e quello del comune sostiene di non aver ricevuto alcuna agibilità sugli ambienti da accreditare.

Sulla vicenda Martano é aperta un’inchiesta della procura di Lecce, dopo l’intervento di Anac che ha posto l’ attenzione sulla gestione dei finanziamenti impiegati per la realizzazione delle opere e soprattutto dopo l’analisi che la commissione anticorruzione dell’Asl salentina nominata due anni fa dall’allora direttrice Silvana Melli, aveva fatto, stilando un verbale che la dottoressa Melli consegnò alla guardia di finanza.

I misteri però non finiscono qui, perché il 14 dicembre scorso, il sindaco di Martano Fabio Tarantino, scrive una lettera alla direzione generale dell’Asl e al direttore di distretto, per sapere che fine abbiano fatto gli 11 vani da realizzare nel nuovo plesso del poliambulatorio da destinare ai medici di base e per i quali la stessa Asl paga un affitto presso un altro edificio dove attualmente sono collocati. Il sindaco chiede chiarimenti per questo mancato trasferimento dei medici di base che, si ritrovano gli spazi occupati da colleghi specialisti, motivo per cui oggi, l’Asl non sa dove collocare i medici di base. E’ vero anche che Narracci aveva fatto una proposta di contratto ai professionisti, che però non hanno accettato perché ritenuta da loro non idonea. Il primo cittadino é in attesa quindi di una soluzione e di una risposta ufficiale da girare anche ai cittadini oltre che ai medici interessati.

Roberta Grima
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