Studenti disabili senza assitenza, i lavoratori incrociano le braccia

Studenti disabili senza assitenza, i lavoratori incrociano le braccia

Saranno senza assistenza i ragazzi disabili nelle scuole del Salento, almeno per il prossimo lunedì 4 Marzo e si spera che il disagio si limiti solo a quel giorno, perché l’esasperazione dei lavoratori che si prendendo cura degli alunni, è oramai allo stremo, tanto da vedersi costretti a incrociare le braccia.

Dopo tanti incontri, riunioni, in Asl, in prefettura, a Bari presso il Governo regionale, gli ausiliari dell’integrazione scolastica sono sempre allo stesso punto di otto anni fa, quando l’Asl li ha inquadrati nella categoria sbagliata, non corrispondente alle mansioni che queste persone svolgono. Sono lavoratori che accompagnano i ragazzi disabili da casa a scuola e viceversa, li aiutano a mangiare, a lavarsi, quando non sono autosufficienti, somministrano anche medicine se é il caso, sono persone preziose per i ragazzi e per i genitori che possono contare su un’assistenza continuativa, che garantisce al proprio figlio il diritto alla studio con il minor disagio possibile. Quello che fanno però queste persone non sarebbe legale, proprio perché hanno un contratto come ausiliari e non come operatori socio sanitari, il che significa che non possono prendersi cura delle persone, ma degli ambienti. Tutta quell’attenzione e amore che mettono per stare vicino ai ragazzi, è pura iniziativa del singolo lavoratore quindi, perché le mansioni sarebbero ben altre, invece ogni giorno questi dipendenti Asl rischiano in prima persona, se dovesse accadere qualcosa agli allievi.

Questa situazione contrattuale anomala, si sarebbe dovuta chiarire nella riunione del 18 febbraio scorso con i vertici dell’Asl e i rappresentanti sindacali, incontro però, che l’azienda sanitaria ha rimandato ad oggi, per poi spostarlo nuovamente a data da destinarsi. “Questo atteggiamento – ha detto Dario Cagnazzo, rappresentante sindacale della FSI – fa pensare a una sola cosa: la mancata volontà di risolvere la vertenza. I lavoratori si vedono perciò costretti a proclamare lo sciopero.” Cagnazzo scrive anche al prefetto perchè riunisca le parti interessate: sindacati, Asl e Regione e trovare una soluzione definitiva a beneficio soprattutto dei ragazzi non autosufficienti.

Nel frattempo i confederali CGIL, CISl, UIL (Polimeno, Orsini e Tarantino), hanno organizzato proprio in queste ore un sit – in presso la sede dell’Asl di via Miglietta, proprio per protestare contro un comportamento schizzofrenico – a loro dire – da parte delle istituzioni: la Regione aveva indetto corsi di formazione per questo personale, per tramutarlo inda ausiliario a oss, proprio perché il governo si era reso conto della storpiatura, dall’altro canto però, tarda a dare direttive all’Asl, che in attesa di indicazioni sul da farsi, ricorre alla cassazione, impugnando la sentenza d’appello che ha dato ragione ai lavoratori che hanno fatto ricorso al Tar, facendo rivendicare il diritto di essere inquadrati nella categoria consona alle mansioni svolte, richiedendo un risarcimento degli ultimi dieci anni di lavoro, svolto in modo sottovalutato.

Roberta Grima
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