Unico centro nel sud Italia ad applicare una nuova tecnica per la cura del tumore al polmone. Il centro della chirurgia toracica del “Vito Fazzi” di Lecce, diretto dal dottor Gaetano Di Rienzo, è un punto di riferimento per affrontare con successo il cancro polmonare, grazie ad un intervento mini – invasivo di lobectomia. Si tratta dell’asportazione del lobo polmonare malato, eseguito non più con la classica operazione chirurgica, bensì tramite due fori attraverso i quali viene con il supporto di una mini telecamera, si inseriscono gli strumenti per asportare la zona neoplastica dell’organo.
Una tecnica ben più difficoltosa per i chirurghi, ma che dà dei benefici notevoli rispetto all’intervento eseguito a torace aperto. Quest’ultimo infatti prevede l’utilizzo del divaricatore per allargare il più possibile il piano intercostale, vengono incisi i muscoli respiratori, con conseguenze anche estetiche, un’operazione che comporta anche dolore post operatorio e tempi più lunghi di recupero per il paziente. Con la metodica meno invasiva, sebbene più complessa e quindi necessaria di maggior ore in sala operatoria, si ottengono però maggior benefici dopo: una riduzione del dolore, l’assenza di incisione muscolare non determina alcun inestetismo, ma soprattutto il paziente recupera la capacità funzionali molto più rapidamente con una margine di sopravvivenza pari a quello dell’intervento classico che resta ancora largamente diffuso e utile nei casi tumore avanzato. Diversamente la tecnica mini invasiva viene per adesso usata nel cancro polmonare agli stadi iniziali. Un risultato importante quindi quello della chirurgica toracica leccese che, nell’ultimo anno, ha eseguito 60 lobectomie, se si pensa che in tutto il mondo occidentale la tecnica viene adottata solo dal 30% dei centri tumorali.