Il centro donatori di midollo di Lecce riceve l’accreditamento di qualità

Il centro donatori di midollo di Lecce riceve l’accreditamento di qualità

Il centro donatori di midollo del “Vito Fazzi”, ha ricevuto nei giorni scorsi l’accreditamento dalle più importanti istituzioni scientifiche, in materia di donazione di cellule staminali non familiari. Il registro nazionale di donatori, così come il centro italiano trapianti, il centro nazionale del sangue e i rispettivi riferimenti regionali, hanno assegnato l’importante riconoscimento al servizio di ricerca, reclutamento, caratterizzazione dei donatori di cellule staminali non familiari, dell’ospedale leccese.

L’attività medico – scientifica della struttura ospedaliera, coordinata dalla dottoressa Lucrezia Addabbo, fa parte del reparto di immunoematologia e trasfusionale di Lecce, diretto dal dottor Ferdinando Valentino che il 10 maggio scorso, dopo un’attenta analisi e ispezione da parte degli assegnatari, ha ricevuto l’attestato con il quale gli veniva comunicato il riconoscimento per i criteri operativi e per i percorsi standard di qualità adottati; tra questi senza dubbio la presa in carico del donatore in tutte le fasi della donazione del midollo. Si tratta di persone che donano spontaneamente, a chiunque avesse bisogno, non necessariamente parenti e familiari. Il donatore volontario, una volta individuato, viene sottoposto ad una serie di controlli ed esami, con un percorso che vede l’affiancamento medico da parte della dottoressa Addabbo, ma anche psicologico, proprio perché la persona venga supportata nei momenti più difficili, evitando che possa cambiare idea nel corso delle varie fasi e consentendo invece che tutto vada in porto per salvare una vita umana.

“I nostri donatori sono risorse preziose che vanno “coccolate”, aiutate nei momenti più critici, anche durante i prelievi presso il policlinico di Bari, accompagno il donatore che così non si sente mai abbandonato. Questo modo di procedere – continua la dottoressa Addabbo – ha dato ottimi risultati, rendendo il Salento terra generosa, con tre donatori registrati solo l’anno scorso, su una media di uno ogni anno. Si tratta di giovanissimi, provenienti da Gallipoli, Lequile e Veglie, il più giovane é un ragazzo di 19 anni; grazie a loro la Puglia tiene alto il numero delle donazioni che nel 2012 si è attestato a 7. Tra queste c’è stata Maria una giovane ventenne che ha con la sua donazione, ha dato speranza ad un bambino turco di dieci anni che è riuscito a combattere col midollo della ragazza, la leucemia. “E’ una grande soddisfazione, è un’emozione ogni volta per tutte le parti coinvolte, per me – ha concluso la dottoressa – è come un parto, dare nuova vita.”

Roberta Grima
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