Poliambualtorio di Martano, la procura interroga la Melli

Poliambualtorio di Martano, la procura interroga la Melli

E’ stato un colloquio lungo quasi tre ore, quello di venerdì tra l’ex direttrice dell’Asl Lecce Silvana Melli e il magistrato della procura salentina Alessandro Prontera, che sta indagando sulla gestione dei finanziamenti europei impiegati dall’azienda sanitaria, con particolare riferimento al poliambulatorio di Martano. Struttura che insieme ad altre, erano oggetto dei fondi FERS 2007 – 2013, che sarebbe dovuta essere consegnata entro il 2013, con proroga massima 2015, ma che è tutt’ora in fase di completamento.

La dottoressa Melli ha esposto quanto di sua conoscenza, la sua convocazione nasce dal fatto che l’edificio, nell’estate del 2017, viene riconosciuto agibile, come scritto nella SCIA (scheda certificazione di inizio attività). Il documento che l’Asl ha depositato come da prassi, al comune di Martano, è stato dichiarato irricevibile dai vigili del fuoco, perché il plesso non sarebbe conforme alle norme antincendio.

Nella SCIA del 2017, compare come legale rappresentate dell’Asl, Silvana Melli, ma ad attestare, erroneamente per i vigili del fuoco, la conformità dell’edificio e la parziale agibilità, é l’allora referente della gestione dei fondi comunitari ingegnere Antonio Leo, dell’area tecnica dell’Asl, nonché direttore dei lavori nel poliambulatorio di Martano, che invece risulterebbe inagibile, visto che il cantiere è ancora in corso.

Insieme a Leo su Martano c’era anche il RUP, responsabile unico di procedimento, l’ingegnere Asl Fiorenzo Pisanello, mentre Silvana Melli, ascoltata come persona informata sui fatti, dovrà ritornare dal magistrato, per integrare le sue dichiarazioni con relativa documentazione.

SanitàSalento sta seguendo la vicenda del poliambulatorio di via Fratelli Cervi, oramai da un anno, mettendo in luce proprio gli aspetti oscuri sui quali poi la procura ha aperto un’inchiesta, anche grazie al lavoro svolto dai membri della commissione anticorruzione che la stessa Melli nominò e che in seguito Narracci sciolse.

La commissione aveva individuato procedure poche chiare, denunciandole alla guardia di finanza. Il fascicolo é poi approdato all’ANAC, l’autorità nazionale anticorruzione che, qualche settimana fa, ha scritto all’Asl per chiedere spiegazioni in merito all’utilizzo dei fondi e alla tempistica delle opere di lavorazione non rispettata.

Roberta Grima
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