I sindacati ammoniscono l’Asl e chiedono un confronto sui temi caldi della sanità

I sindacati ammoniscono l’Asl e chiedono un confronto sui temi caldi della sanità

Riaprire subito il confronto sulle questioni “calde” della sanità. Questo l’appello delle segreterie sindacali confederali, che ieri mattina hanno manifestato con un presidio, davanti al vecchio ospedale di piazzetta Bottazzi di Lecce.

Liste di attesa, riordino ospedaliero, organizzazione dei PTA (presidi territoriali di assistenza). Sono alcuni degli argomenti sui quali Salvatore Labriola, segretario territoriale Cgil di Lecce, Antonio Perrone, segretario territoriale Cisl e Salvatore Giannetto, segretario generale Uil, chiedono all’Asl salentina, di aprire un tavolo tecnico per un confronto.

Aprire un confronto sui temi caldi della sanità
“Abbiamo deciso di presidiare le strutture sanitarie – hanno affermato i sindacalisti – per chiedere al Commissario della ASL Rodolfo Rollo, di riaprire il tavolo di confronto sui temi fissati dall’accordo regionale del 12 dicembre 2016, con particolare riferimento all’annoso problema delle liste d’attesa ed il riordino della rete sanitaria territoriale. Tale richiesta segue la vertenza unitaria, nazionale del settembre scorso. Il varo del Piano nazionale e della legge regionale sul governo delle liste d’attesa – continuano i sindacalisti – rende particolarmente urgente la ripresa di un confronto ai vari livelli, al fine di dare immediata risposta al bisogno di salute dei cittadini, che vedono compromesso l’accesso alle cure.”

Serve più programmazione
Sulle liste di attesa, i segretari confederali esprimono la necessità di una programmazione dei servizi, che si intende offrire. Per ridurre i tempi serve pianificare, partendo dai dati epidemiologici e quindi dalle richieste più numerose di prestazioni, proprio per rispondere ai reali bisogni della gente. Questa governance – evidenziano i rappresentanti sindacali – non può prescindere dalla disponibilità di risorse umane. Migliorare i tempi di attesa, significa anche avere gli uomini che possano garantire le prestazioni mediche e assistenziali. Da qui la richiesta di assumere le figure professionali attualmente insufficienti”.

Avviare i PTA

Gli esponenti delle organizzazioni sindacali sollecitano l’Asl, anche all’attivazione dei PTA, alla luce di quanto stabilito con il riordino ospedaliero, tenendo conto dell’integrazione territorio – ospedale, con una logica di prossimità e qualificazione dell’offerta.

Altro punto nodale, non meno importante per la sanità salentina, la richiesta di accelerare l’iter per la messa in sicurezza delle varie strutture sanitarie, finanziate con fondi europei e l’ammodernamento delle apparecchiature acquistate con fondi sempre comunitari. In entrambi i casi si registrano – si legge – nel comunicato stampa dei confederali – dei ritardi, per i quali si chiede l’avanzamento dei relativi progetti.

Tutto questo viene ribadito con l’auspicio di un confronto sin’ora negato, eppure previsto sia a livello regionale che locale.

Roberta Grima
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