Il reparto di ostetricia e ginecologia del “SS. Annunziata” di Taranto, diretta dal Dott. Emilio Stola, é in grado di accogliere anche le donne del bacino occidentale. Parola dell’asl che fa sapere, tramite comunicato stampa, che il reparto conta circa 2000 parti all’anno espletati (2075 nel 2017, 1983 nel 2018), è il secondo punto nascita della Regione Puglia, nonostante il significativo decremento delle nascite anche nella nostra regione.
Il punto nascita tarantino quindi ha tutte le carte in regola e la capacità di garantire assistenza alle neo-mamme provenienti dal versante occidentale della provincia, che non possono contare sulla ginecologia dell’ospedale “San Pio” di Castellaneta, per mancanza di personale. Restano quindi ancora sospesi i ricoveri al “San Pio”, intanto proprio stamane ci sarà una riunione tra i sindaci del bacino occidentale e la direzione dell’Asl.
Un reparto con 2000 parti annui e servizi completi per mamme e nascituri
Il punto nascita del “SS.Annunziata” nel frattempo farà a pieno la sua parte- fa sapere la direzione dell’asl – Il reparto di Taranto infatti, é stato identificato dalla Regione Puglia come struttura di secondo livello, quindi ad alta complessità, in grado di rispondere anche a gravidanze complesse, a rischio per madre e feto, grazie alla presenza nella stessa struttura di TIN (Terapia Intensiva Neonatale) e di discipline specialistiche in numero e con intensità di cura più elevata.
La medicina materno fetale una carta in più per le gravide a rischio
Il reparto inoltre, può contare sull’attività di Medicina Materno Fetale (M.M.F.), che richiede elevati livelli di competenza ed esperienza multidisciplinare per erogare assistenza intensiva e post-intensiva. La funzione di tale attività rappresenta, all’interno della rete di assistenza, il punto di riferimento per le gravide che presentano condizioni patologiche complesse e/o rare.
“SS.Annunziata” HUB di riferimento per i parti più complessi
Per tutte queste sue caratteristiche, l’unità operativa di ostetricia e ginecologia del “SS.Annunziata”, è identificata nella rete come HUB, ossia fulcro, centro di riferimento in grado di farsi carico dell’accoglienza della madre e/o del neonato, proveniente dai “propri” centri Spoke, ovvero dalle strutture periferiche che non hanno tutti i servizi necessari per affrontare casi complessi.
I centri SPOKE
Nella provincia tarantina i centri SPOKE, riconosciuti di primo livello, proprio perchè in grado di assistere parti più semplici, sono: la ginecologia e ostetricia dell’ospedale “San Pio” di Castellaneta e l’Unità Operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale “Valle d’Itria” di Martina Franca.
L’emergenza verificatasi nei giorni scorsi, con la temporanea sospensione dei ricoveri per parto, presso l’ospedale “San Pio” di Castellaneta – fa sapere l’ufficio stampa dell’asl – ha subito attivato le procedure per l’accoglienza delle gestanti nel “SS.Annunziata” per l’espletamento del parto.
1277 parti ad oggi nel “Santissima Annunziata”
Ad oggi, nel 2019 hanno partorito al “SS. Annunziata”, 1277 donne. Nell’ultima settimana sei pazienti, provenienti dall’ospedale di Castellaneta, hanno felicemente partorito presso l’ostetricia e ginecologica del “SS.Annunziata”. Cinque delle partorienti hanno eseguito il parto vaginale, una il taglio cesareo. Tutte hanno potuto vivere l’esperienza del parto ed essere accompagnate dal coniuge o dal familiare in sala travaglio e parto, e hanno avuto accanto a sé il neonato, secondo la pratica del rooming-in, sperimentando l’allattamento precoce al seno.