RUBRICA a cura della FARMACIA CASILLI – via Leuzzi 11 – GALATONE
I virus influenzali mutano di continuo, modificano la loro struttura quel tanto che basta a rendere sempre
più difficile, la capacità di sviluppare un’immunità nei loro confronti. La trasmissione del virus, avviene
attraverso starnuti e colpi di tosse, che nebulizzano goccioline di saliva infetta, nell’aria e sulle superfici. La
la diffusione maggiore, si manifesta nel periodo compreso tra l’autunno e i primi mesi invernali e il più alto tasso si registra nei bambini in età scolare.
Prevenire l’influenza, rinforzando le nostre difese immunitarie
Le persone invece più esposte a complicanze, sono quelle affette da disturbi polmonari o cardiaci cronici. Per questo é importante, sopratutto per chi è più fragile, prevenire l’influenza ed evitare che da un semplice raffreddore, si passi a forme più gravi. Le terapie naturali, risultano efficaci per respingere l’insorgenza dell’influenza nelle sue fasi iniziali, attraverso un’azione rinforzante del nostro sistema immunitario, spesso indebolito da superlavoro, stress, alimentazione scorretta o da qualche altra malattia che rende l’organismo, molto più vulnerabile al contagio.
Le piante immunostimolanti, sono rimedi vegetali, capaci di stimolare le ghiandole linfatiche nella produzione di
anticorpi, che rappresentano le difese immunitarie. Tra i rimedi naturali con simile proprietà ci sono:
– betaglucani: presenti nelle fibre alimentari, sono dei polisaccaridi, zuccheri, contenuti nella crusca di alcuni cereali, come l’avena e l’orzo, nel comune lievito di birra, che, modulano e ottimizzano la risposta del sistema immunitario, potenziano la funzione dei macrofagi, cellule che ingeriscono e distruggono gli agenti invasivi e inducono altre cellule immunitarie ad attaccare elementi esterni patogeni.
– Astragalo: è una pianta perenne della Cina settentrionale e della Mongolia. Ha attività immunostimolante, tonica-adattogena. In Cina viene pelata e fatta essiccare, talvolta dopo essere stata impregnata di miele, poi tagliata a fette simili a bastoncini da gelato. I polisaccaridi in esso contenuti, stimolano l’attività di cellule Natural Killer capaci di distruggere virus, batteri, agenti infettivi, che potrebbero avere la meglio, se la funzione delle Natural Killer fosse ridotta, per esempio a causa di steroidi impiegati.
– Uncaria tomentosa: cresce particolarmente in Perù, in Colombia ed in Brasile. Sembra avere come
bersaglio, le cellule ad azione citotossica sia specifiche sia aspecifiche, cellule cioè che fungono come avvelenatrici degli agenti esterni. Ci sono studi che hanno dimostrato come le popolazioni sud americane, dell’Ammazzonia, usino estratti di questa erba con azione antiossidante.
– Echinacia: ne esistono tre specie medicinali, tutte originarie del nord America. L’azione immunostimolante, é dovuta alla frazione liposolubile. Possiede anche attività antibatterica ( echinacoside ) ed attività antinfiammatoria ( alcammidi ), mediata dall’attivazione del CB2, un recettore, ovvero una proteina che si lega con una molecola cannabinoide, con effetti anti-infiammatori e immunomodulatori.
–Aloe vera: è utilizzata da sempre per ferite e ustioni, in virtù della sua proprietà cicatrizzante dei tessuti. Negli ultimi 50 anni, gli studi scientifici le attribuiscono anche una potente azione immunostimolante, data dalla presenza di mucopolisaccaridi. Questi principi attivi, sono in grado di attivare i macrofagi che agiscono contro infezioni di funghi, virus e batteri.
– Sambuco: si utilizzano solitamente le bacche ed i fiori, perché ricchi di antiossidanti. E’ usato contro sinusiti, raffreddori, influenza, bronchite.
– Vitamina C: tra le piante a maggior quantitativo di vitamina C abbiamo l’Acerola e la Rosa canina, mentre tra i frutti, sicuramente gli agrumi e kiwi sono quelli con maggiore concentrazione.
– Estratti di polygonum cuspidatum: pianta dalle origini asiatiche, si rivelano particolarmente ricchi di resveratrolo, con attività antiossidanti capace di agire su elementi centrali dell’immunità, compresa quella adattativa, ovvero quella che l’organismo crea su una precedente risposta immunitaria ad un specifico agente esterno; è come se questa pianta agisse da stimolatore della memoria immunitaria del nostro corpo.
– Aglio: potrebbe essere almeno parzialmente in grado di combattere le infezioni. In vitro i ricercatori hanno visto che l’aglio è efficace contro batteri, virus e funghi.
– Ginseng: il funzionamento della radice di ginseng non è chiaro, ma, tra i molti motivi per cui se ne consiglia l’uso, si pensa che possa stimolare la funzionalità immunitaria.
– Schisandra e Eleuterococco: sono delle piante definite adattogene, in grado di migliorare le capacità dell’individuo ad affrontare stress di varia natura, sia fisica che psichica. La loro azione, di conseguenza, non è mirata ad un determinato organo, ma corrobora l’attività e l’efficienza dell’intero l’organismo. Le piante adattogene vengono tradizionalmente consigliate per affrontare e superare al meglio periodi di intenso stress psico-fisico, come la preparazione ad un esame, disturbi collegati alla senescenza ed ai cambi di stagione, o semplicemente per risollevare il fisico dai gravosi impegni quotidiani, stimolando la risposta degli anticorpi,
aumentando le difese immunitarie, utili negli stati astenici.
Tra gli immunomodulanti, ci sono poi, anche altri preparati, come i lisati batterici e il pidotimod, che vengono definiti vaccini, ma non lo sono. Vengono prescritti come profilassi delle infezioni respiratorie recidivanti: otiti, faringotonsilliti, bronchiti. Contengono antigeni batterici, ossia frammenti di batteri, o catene polipeptidiche (di quei batteri che più spesso inducono infezioni all’apparato respiratorio e della gola) che, una volta assunti da un organismo sano, andrebbero a stimolare la produzione di anticorpi necessari per contrastare il batterio vero e proprio, o il virus quando questo attaccherà l’organismo.
Tuttavia, gran parte dei sintomi (congestione, starnuti, tosse, mal di gola, sensazione di malessere
generale), rappresentano il tentativo, da parte del sistema immunitario, di rimuovere il virus o qualsiasi cosa
ad esso estraneo. E’ quindi necessario, ridurre al massimo l’uso inappropriato di farmaci da banco, che quando assunti in modo errato, non fanno altro che prolungare la durata del disturbo o provocarne la ricomparsa. Quando invece, si decide di abbinare la terapia farmacologica a quella naturale, bisogna controllare le interazioni tra le due, valutarne la tossicità ed usare sempre prodotti controllati nel contenuto di principi attivi.
“Nella natura tutto il mondo è una farmacia che non possiede neppure un tetto”. Paracelso
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