Sono circa un centinaio, gli operatori socio sanitari che lavorano alle dipendenze dell’asl Lecce, con contratto in scadenza il 31 marzo prossimo e che rischiano dopo, di essere mandati a casa. Il timore nasce dal fatto che i lavoratori, dovrebbero essere sostituiti dai colleghi vincitori del concorso svoltosi mesi fa a Foggia, dopodicché l’azienda sanitaria in caso di ulteriore necessità di personale, attingerebbe dalla graduatoria, assumendo gli idoneii in elenco.
Senza proroga non c’é stabilizzazione
Nessuna speranza dicono i precari, per arrivare a maturare i tre anni di servizio, requisito per poter godere del diritto di stabilizzazione, processo che per la nuova legge Madia potrà concludersi entro il 2022.
Senza una proroga del contratto, i cento operatori socio sanitari, saranno fuori e con loro un centinaio di famiglie, visto che molti di loro rappresentano l’unico stipendio familiare.
La UIL
La vertenza é tutta da discutere: per Dario Cagnazzo della UIL ci sono i presupposti perchè l’azienda sanitaria allunghi i contratti, consentendo il raggiungimento dei 36 mesi. L’asl – dice il sindacalista – può far lavorare gli attuali dipendenti in scadenza a marzo. Qualora abbia bisogno di personale – continua Cagnazzo – l’azienda sanitaria dopo aver assunto i vincitori di concorso, può prima stabilizzare i dipendenti in servizio e poi, laddove ce ne fosse la necessità, chiamare gli idonei dalla graduatoria del concorso. Questa sarà la nostra battaglia e se ci dovessimo vedere costretti, saremo pronti a fare ricorso.
Intanto – conclude l’esponente della UIL – stiamo facendo un sondaggio, per vedere quanti hanno diritto alla stabilizzazione e poi vedere il da farsi.”
La FSI – USAE
“Saranno prorogati sicuramente – dice con sicurezza Franco Perrone, segretario della FSI – USAE – perchè l’asl non ce la farà a chiamare dalla graduatoria del concorso. L’azienda sanitaria dovrà prima, stabilizzare i dipendenti con tre anni di servizio maturati al 31 dicembre 2019 e aventi diritto certo ai contratti a tempo indeterminato. Il passo successivo sarà quello di individuare le scelte fatte dai vincitori di concorso per capire in quale asl della Puglia collocarli. Si tratta di analizzare 3000 domande, nel frattempo i posti di operatori socio sanitari che mancano nelle corsie, saranno necessariamente coperti prorogando i contratti a chi è in scadenza a marzo prossimo, si arriverà almeno all’estate. A ciò vanno considerati anche i tempi per eventuali ricorsi e risposte dei candidati ad accettare o meno il contratto.
La posizione cauta della CISL
La Cisl di Fabio Orsini é più cauta. “Bisogna leggere bene le carte – dice – e cosa prevede la nuova legge Madia. Sicuramente la priorità dei posti per oss, va ai vincitori di concorso, anche se che si trovano fuori dal territorio dell’asl salentina. Quanto alla stabilizzazione dei precari, la cosa certa é che occorre avere i requisiti dei 36 mesi di servizio al 31 dicembre 2019 e il superamento di una selezione pubblica. Attualmente la nuova legge, non modifica i presupposti, ma solo i tempi entro i quali si può concludere il processo di stabilizzazione, ovvero entro il 2022, ma nella sostanza la normativa non cambia, i requisiti restano quelli.”
Prorogare tutti i precari non solo gli OSS
“Con l’azienda sanitaria leccese – aggiunge Floriano Polimeno, segretario provinciale della CGIL – abbiamo un accordo, in base al quale i contratti a tempo determinato vanno prorogati sino a 48 mesi, cosa che avverrà certamente anche per gli operatori socio sanitari in scadenza a marzo. L’azienda non farà in tempo al 31 marzo, ad assumere dal concorso, si troverà “costretta” a prorogare i rapporti di lavoro con i dipendenti precari, che non sono soltanto operatori socio sanitari, ma fisioterapisti, autisti, tecnici, infermieri. un esercito di professionisti che nel frattempo ha acquisito competenza sul campo, dei quali l’asl non può fare a meno, per questo – conclude Polimeno – bisognerà prorogare tutti.”
Va detto infine – ricorda Polimeno – che è in fase di elaborazione, il fabbisogno effettivo di personale dell’asl, superato il piano di rientro che dovrebbe concludersi proprio a Marzo. E’ prioritario che l’azienda sanitaria faccia quindi un cronoprogramma di assunzione dalla graduatoria del concorso di Foggia, ma sapendo realmente di quanti oss effettivamente ha bisogno.”
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *