Saranno collocati tra marzo e aprile i 12 mammografi in 3D sul territorio dell’asl barese. Chiusa la fase di acquisizione, l’azienda sanitaria sta provvedendo all’installazione delle apparecchiature di ultima generazione, nelle varie senologie ambulatoriali e ospedaliere, deputate a garantire a tutte le donne lo screenng mammario. Il primo dei 12 apparecchi é già in posa d’opera nell’ospeddale “San Paolo” di Bari.
Il mammografo 3D: un enorme passo in avanti
Dal punto di vista tecnologico, i 12 mammografi rappresentano un enorme passo avanti per le indagini senologiche e lo screening di massa per la prevenzione del cancro alla mammella. La funzionalità della mammografia 3D integrata, fornisce un quadro estremamente nitido e dettagliato per il rilevamento e la diagnosi del carcinoma mammario, con una vista in tre dimensioni, ottenuta impiegando la stessa dose dell’acquisizione standard. In sostanza, maggiore qualità delle immagini, diagnosi migliori e più rapide, maggiore sicurezza per le pazienti. Inoltre, saranno possibili anche procedure interventistiche grazie all’evoluzione della tecnologia introdotta.
La Breast Unit del San Paolo
Il servizio di Senologia – U.O.C. di Radiologia dell’Ospedale San Paolo, sede della Breast Unit, sarà dotato di due mammografi nuovi che si aggiungeranno a quello già in uso, anch’esso 3D. Il parco macchine sarà completato anche da un modulo con Biopsia in tomosintesi; sarà possibile cioè eseguire biopsie mammarie in 3D, con una precisione millimetrica, riuscendo così a fare diagnosi certa anche di lesioni piccolissime.
Una novità importante sarà anche la creazione del Centro Screening di
cui ogni Breast Unit si deve dotare, come da recentissime indicazioni
ministeriali. Il centro, che sarà ospitato nell’Ospedale “Di Venere” di Carbonara, coordinerà i vari centri periferici eseguendo le letture degli esami mammografici e i
relativi approfondimenti diagnostici e anch’esso sarà dotato di due nuovi mammografi con tecnologia 3D, di cui uno con sistema di biopsia in tomosintesi.
Sul versante delle liste d’attesa, infine, sarà fondamentale il decollo definitivo dello screening mammografico, che garantisce gratuitamente la mammografia a tutte le donne da 50 a 69 anni (tra Bari e provincia circa 183mila). La crescita dell’adesione, che avviene su chiamata diretta attraverso lettera inviata dalla ASL, e la maggiore efficienza del servizio – grazie all’assegnazione di tecnici dedicati reclutati da graduatoria di concorso già disponibile – potranno avere un effetto positivo anche sulla senologia clinica, liberando spazi per le donne non in età da screening, di fatto accorciando le liste d’attesa.
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