Centrale gas, si ritorna all’inizio ? L’asl prepara la gara per il Dea

Centrale gas, si ritorna all’inizio ? L’asl prepara la gara per il Dea

Ripristinare la centrale dei gas del Dea, rendendo la struttura autonoma. Potrebbe essere questa l’intenzione dell’asl di Lecce che starebbe lavorando in tal senso per l’installazione di due serbatoi di gas medicali, come previsto da progetto iniziale, mentre gli uffici starebbero lavorando per redigere il bando di gara per la fornitura di gas e dei serbatoi. Il capitolato della gara sarebbe già pronto.

Lavori inutili ?
Dunque tutto quello che è stato realizzato durante l’emergenza sanitaria sembra sia accantonato, ovvero: lo smantellamento del serbatoio del Dea per fare poi una condotta di collegamento con il “Fazzi”, i lavori affidati senza gara alla Air Liquide, la realizzazione del tubo senza collaudo nè autorizzazioni, gli interventi di riparazione dell’asfalto sotto il quale è interrata la tubazione, opere sub appaltate dalla Air Liquide alla IGS sempre senza una gara. Tutto da accantonare quindi.

Si poteva fare prima quanto si intende fare oggi, evitando spese extra
Eppure come scritto già i primi di marzo da SanitàSalento, l’asl avrebbe potuto già a fine febbraio avere i due serbatoi regolarmente collaudati della ditta Rivoira, che aveva realizzato l’impianto di gas, facendo in tempo a installare un primo serbatoio per le prove tecniche. Fermo restando che poi l’asl avrebbe comunque dovuto fare il bando di gara, perchè la Rivoira non aveva vinto alcun appalto per il rifornimento dell’ossigeno, ma in tempi di Covid si sarebbe potuto concedere l’istallazione anche del secondo serbatoio già a fine febbraio, nelle more di espletare la gara di appalto per la fornitura di gas.
Si poteva evitare quindi di spendere i circa 40mila euro di lavori per una condotta di collegamento che non può essere legittimata, se non con una variazione del progetto originario e quindi l’autorizzazione dei vigili del fuoco e che oggi l’asl accantona, per farne tutt’alpiù un’opera di eemrgenza In caso di guasto dell’impianto del Dea, cis arebbe ilcollegamento con la centrale gas del “Fazzi”. Una consolazione per i soldi, le energie e il tempo speso.

L’ordinanza del presidente
E’ andata così, come scritto già a partire dall’11 marzo scorso in esclusiva su SanitàSalento, Emiliano ordina il 6 marzo di smantellare il serbatoio della Rivoira (che ha funzionato benissimo e funziona tutt’ora all’ospedale civile di Pescara), perchè avrebbe impedito l’installazione di due serbatoi di un’altra ditta. L’asl però invece di montare i due serbatoi, fa costruire la condotta di collegamento tra “Fazzi” e Dea. L’emergenza Covid, diranno dall’azienda sanitaria, ha fatto si che si procedesse con quest’opera di tubazione, visto che l’Air Liquide era impegnata al nord per montare altri serbatoi altrove. possibile che la multinazionale non aveva nessuno in quel momento in Puglia, che potesse montare i serbatoi ? Da qui la costruzione in tutta fretta, del tubo per rifornire di ossigeno oltre il “Fazzi” e l’onocologico anche il Dea.

Giorni fa l’asl ha presentato ai vigili del fuoco la SCIA per l’alimentazione del gas dal “Fazzi”
Da quell’articolo ne é nata un’inchiesta giornalistica ripresa da altri organi di stampa anche nazionali, sono stati presentati degli esposti in procura ai cui sono seguiti dei sopralluoghi da parte della guardia di finanza del comando di Lecce e delle interrogazioni regionali da parte del movimento 5 stelle e fratelli di Italia. Proprio poche ore fa sono arrivate le dichiarazioni dei consiglieri pentastellati Antonella Laricchia e Tony Trevisi che ricordano di aver chiesto mesi fa, risposte sulla fornitura dei gas medicali al “Vito Fazzi” di Lecce e di aver presentato, oltre ad un’interrogazione, anche un esposto alla Procura di Lecce, chiedendo di fare chiarezza sugli affidamenti e le autorizzazioni riguardanti il Dea. “Oggi – dicono i due – leggiamo che l’impianto del “Vito Fazzi” al quale è collegato il Dea, da 5 anni erogherebbe ossigeno e aria medicale senza certificato antincendio rilasciato dai Vigili del Fuoco.” Se così fosse allora, si spiegherebbe anche la ragione per la quale l’asl decide di accantonare l’opera della condotta di collegamento e ritornare sui passi del primo progetto originario.

A breve il sopralluogo dei vigili del fuoco
Adesso che l’emergenza sanitaria è terminata, l’azienda sanitaria sta regolarizzando il tutto, nel rispetto del progetto iniziale e approvato dai vigili del fuoco. Proprio in queste ore i vigili del fuoco hanno chiesto all’asl indicazioni per poter effettuare prossimamente un sopralluogo nel Dea in tutta sicurezza.

Ancora lavori sull’ossigeno ?
Non solo, ma da qualche giorno come già scritto, si sta lavorando fuori e dentro il Dea. Esternamente si procede per la realizzazione del tunnel, troppo tempo è trascorso secondo Paolo Pellegrino che, come delegato di Emiliano all’edilizia ospedaliera e in particolare al Dea, si era interessato un anno fa, acchè si velocizzassero i tempi per l’opera. A luglio scorso fu lui a portare al sindaco Carlo Salvemini la documentazione da firmare per poi avere in tempi celeri l’autorizzazione da parte dei vigili del fuoco. Tempo tre mesi e il tunnel sarebbe stato completato. Invece la macchina burocratica evidentmente ha rallentato, arrivando a ridosso dell’epidemia del Corona virus. A distanza di un anno quindi, ora in asl si è mosso qualcosa.

Lavori anche dentro il Dea
Non c’è fretta solo per il tunnel, ma come detto si sta lavorando anche all’interno del Dea. Sappiamo che c’é stata una fuga di elio dalla risonanza magnetica che è stata tarata, che tipo di lavori si stiano facendo oltre a ciò, non è dato sapere. Quello che ci hanno testimoniato alcuni operatori sanitari però, é che durante l’emergenza sanitaria, qualcosa non ha funzionato come doveva. E’ quindi probabile che questo qualcosa si stia mettendo a posto. Quello che avrebbero notato gli operatori sanitari, é il sistema di respirazione artificiale che prevede il rigonfiamento di una sorta di “palloncino” collegato alla maschera di ossigeno del paziente, in gergo viene chiamata NIV e che non sempre avrebbe risposto gonfiando la camera d’aria. Da cosa dipendesse questo mal funzionamento, nessuno lo sa, anche se c’é il dubbio di molti che possa dipendere dalla tubazione che collega la centrale di ossgieno del “Fazzi” al Dea, dove potrebbe non arrivare abbastanza ossigeno per pressione insufficiente, ma è solo un dubbio di chi non é ingegnere, ma lavora in quegli ambienti sanitari.

Presentata la SCIA per l’alimentazione al Dea
Va detto per completezza di informazione, che l’asl ha presentato recentemente, ai vigili del fuoco, la SCIA (segnalazione certificato inizio attività) per l’alimentazione della condotta che parte dalla centrale del “Fazzi” al Dea, per avere la loro autorizzazione al funzionamento, cosa che non tutt’ora ancora non ha.

E’ anche vero che quando abbiamo chiesto una decina di giorni fa all’ingegnere Zocco, responsabile dei lavori effettuati sulla piccola perdita di ossigeno registrata mesi fa, se fossero previsti altri interventi, ci ha riferito che per lui dopo il primo, fatto con la sostituzione di un flessibile mesi fa, la questione era risolta.

Serbatoio della centrale “Vito Fazzi”

Parte dell’inchiesta:
11/03/20 Si smonta il serbatoio del Dea, per montarne un altro

12/03/20 Smontato il serbatoio di ossigeno nel Dea, pronto fra dieci giorni

17/03/20 Il nuovo serbatoio di ossigeno per il Dea, non può essere montato, ditta impegnata al nord

19/03/20 Sabato apre il Dea, ma solo una parte. Intanto si proroga il contratto per l’ossigeno

20/03/20 Dea e “Fazzi” un tutt’uno, così si dà l’appalto a chi lavora nel “Vito Fazzi”, anche nel Dea

23/03/20 Esposto alla finanza sul caso DEA

26/03/20 Sottratte mascherine con filtro da Copertino, per aprire il DEA ?

02/04/20 Dea, si corre per recuperare il tempo perso e salvare il “Fazzi” dal contagio

04/04/2020 https://www.robertagrima.it/inchieste/e-attiva-la-rianimazione-terapia-intensiva-del-primo-piano-del-dea/

13/04/2020 https://www.robertagrima.it/inchieste/il-dea-perde-ossigeno/

18/04/2020 https://www.robertagrima.it/cronaca/sei-positivi-trasferiti-dalla-medicina-1-ex-pneuomologia-al-dea-di-lecce/

21/04/2020 https://www.robertagrima.it/inchieste/restano-i-dubbi-sul-dea-dopo-gli-interventi-di-rollo-in-tv/

28/04/2020 La finanza negli uffici dell’Asl, per il serbatoio di ossigeno del Dea

08-05-2020 Presto chiuderà il Dea, a breve la prime dimissioni

09-5-2020 Secondo blitz della finanza nel Dea

11-05-2020 Dea semivuoto, pronti per riparare la perdita di ossigeno

Roberta Grima
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