Dovrebbe essere Alberto Fedele il sostituto del direttore sanitario dell’asl leccese uscente Roberto Carlà, che ieri sera ha presentato le sue dimissioni. Voci di corridoio parlano di dissapori tra Carlà e il direttore generale Rodolfo Rollo, ma i bene informati dichiarano che la vera ragione delle dimissioni di Carlà, sia la volontà di candidarsi nelle prossime elezioni. L’eventuale candidatura infatti, sarebbe incompatibile con il ruolo al vertice dell’azienda sanitaria.
Covid, inchiesta finanza e Dea. Le sfide da affrontare
Resta da capire se il sostituto di Carlà accetti la sfida, che sia Fedele o qualcun altro, sta di fatto che si tratta di occupare una poltrona per certi versi complicata, sopratutto in tempi difficili per la sanità salentina, che dovrà vedersela con un possibile ritorno del Covid-19, con due inchieste della magistatura: una relativa agli appalti di ditte manutentrici delle apparecchiature medicali, l’altra riguardante l’impianto di ossigeno del Dea.
Una centrale gas/ossigeno autonoma nel Dea
Proprio a proposito di quest’ultimo, sappiamo che è stato già stilato il capitolato d’appalto per la gara con la quale l’asl affiderà il servizio di fornitura ossigeno al Dea. Dunque l’asl riprende il progetto iniziale, mettendo da parte tutto quanto realizzato nei mesi addietro con la tubazione di collegamento al “Fazzi”. Opera che quindi non servirà più a fornire l’ossigeno nel Dea, che invece funzionerà con la propria centrale gas autonomamente, senza collegarsi più al “Fazzi”.
Si é voluto smantellare il serbatoio esistente per fare il tubo di collegamento che ora viene accantonato
40mila euro di tubazione quindi spesi inutilmente, perchè come già detto si poteva evitare la realizzazione della condotta con i possibili rischi e, piuttosto lasciare il serbatoio esistente, facendo funzionare il Dea con il proprio impianto, nuovo di zecca, nell’attesa di espletare la gara. Ma tant’è.
Chiusi ricoveri e sedute iperbariche a Gallipoli per lavori sugli impianti di ossigeno
Adesso l’asl torna su i suoi passi e resetta gli impianti di ossigeno non soltanto del Dea, ma di tutti i nosocomi. A Gallipoli, nell’ospedale “Sacro Cuore”, si sta lavorando proprio in questi giorni, per collegare i nuovi impianti dei gas medicali, alla rete primaria esistente. Proprio per questi lavori, oggi i ricoveri in rianimazione, le sedute in camera iperbarica sono sospese in quanto non possono usufruire dei gas necessari per i pazienti.
Temi caldi da affrontare
Ora, tutte queste sistuazioni dovrebbero essere seguite dal nuovo direttore sanitario, tenendo conto anche dell’organizzazione che si dovrà fare sul Dea e San Cesario in previsione del Covid. Il dottor Fedele è attualmente a capo del dipartimento di igiene e prevenzione dell’asl salentina e potrebbe rischiare, dopo aver accettato l’incarico, di essere nuovamente sostituito in seguito alle votazioni regionali. Il presidente della Regione Puglia infatti, è colui che nomina i vertici nelle asl ed è possibile che dopo le elezioni i direttori cambino, se dovesse vincere un candidato diverso da Emiliano.
Per Fedele, mantenere il proprio ruolo di direttore del dipartimento di igiene, sarebbe forse più sicuro.
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