Un ecografo é arrivato nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Taranto “Santissima Annunziata.” A donarlo la famiglia Varvaglione che ha organizzato a dicembre scorso una cena di benefecienza che ha fatto si che si concretizzasse il sostegno ai bambini più fragili. La strumentazione diagnostica è stata donata all’associazione Simba che ha poi consegnato l’ecografo all’equipe del reparto ospedaliero.
Con questo “regalo” i bambini di Taranto potranno avere una diagnosi ecografica. A poter utilizzare l’ecografo non saranno soltanto gli oncoematologi, ma anche i pediatri che hanno bimbi ricoverati nel reparto di pediatria, proprio adiacente all’oncoematologia. Non a caso si è pensato di aquistare un ecografo portatile, per consentire lo spostamento della stumentazione da un reparto all’altro in modo più agevole.
Non è la prima volta che un privato riesce a rispondere alle esigenze dei medici e quindi delle persone ammalate. Nell’edizione del 2018, la stessa famiglia Varvaglione donò all’onlus Simba, il macchinario per il test del sudore, strumento estremamente importante per la diagnosi della fibrosi cistica.
“La famiglia Varvaglione – commenta la presidentessa di Simba Dott.ssa Deborah Cinquepalmi – è sempre al nostro fianco per sostenere i bambini ospedalizzati e le loro famiglie. E’ per noi un onore essere eletti anche quest’anno social partner di un evento così prestigioso e riuscire a concretizzare una donazione così importante per il reparto di oncoematologia pediatrica diventato un’eccellenza e punto di riferimento per il nostro territorio”.
L’associazione Simba da sempre é vicino ai più fragili e in particolare ai più piccoli. “Di solito quando facciamo queste raccolte – rifersice la dottoressa Cinquepalmi – chiediamo a medici di cosa ci sia relamente bisogno e poi ci regoliamo in base all’entità della somma raccolta. In questo momento serviva ai medici un ecografo portatile da spostare da un reparto all’altro e così abbiamo deciso di acquistare l’apparecchiatura richiesta.”
Agli ottomila euro impiegati per l’acquisto dell’ecografo, l’associazione Simba ha aggiunto altri duemila euro per compeltare l’acqusito di sonda e carrello e rendere lo strumento utilizzabile.
“Questo è uno dei tanti modi che scegliamo per essere vicino alla nostra città – spiega Marzia Varvaglione, responsabile del marketing e dei nuovi mercati nell’azienda di famiglia – cercando di intercettare i bisogni e provando a raggiungere degli obiettivi con l’aiuto delle persone a noi care. La nostra azienda è presente con i suoi vini in ogni angolo del mondo, ma è qui nella nostra città, lì dove la storia della nostra famiglia è iniziata, che proviamo ad essere presenti anche come riferimento etico e sociale e sono i bambini il nostro lato debole e il grande punto di forza di una società; ed è su di loro che vogliamo puntare e scommettere”.
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