“Un atto discrezionale” – così avrebbe definito l’internalizzazione dei servizi nelle società partecipate delle asl pugliesi, il direttore generale dell’azienda sanitaria Bat Alessandro Delle Donne. Il manager scrive nella nota inviata il 30 settembre scorso alla segreteria sindacale della FIALS, che la procedura non solo é atto discrezionale, ma é un iter che va analizzato dal punto di vista della convenienza economica e dell’opportunità.
Una nota, quella di Delle Donne, inviata per conoscenza anche al presidente Emiliano e al direttore del dipartimento regionale della salute Vito Montanaro e che sgretolerebbe un sogno, che molti lavoratori hanno appena accarezzato, come dice il segretario generale della FIALS Massimo Mincuzzi.
La procedura che vuole il passaggio di alcune attività dai privati alla pubblica amministrazione, attraverso le aprtecapte SanitàService, era una delle volontà politiche del governatore Michele Emiliano. “Ricordiamo – scrive in un comunicato stampa Massimo Mincuzzi, il presidente pugliese quando a Brindisi confermò l’intenzione regionale di internalizzare gli autisti delle postazioni 118 affidate alle associazioni convenzionate con le asl. Era – sottolinea Mincuzzi – il 12 settembre, pochi giorni prima delle votazioni regionali. A distanza di una paio di settimane dal voto – sottoliena Mincuzzi – l’impegno di Emiliano sembra perdere valenza, stando alle parole di Delle Donne.”
“Ad oggi – continua il sindacalista – l’intenalizzazione appare un beneficio per i pochi fornutati per i quali si è già concretizzata.” A Lecce per esempio sono stati assorbiti solo alcuni dipendenti di due ditte private che erogano il servizio 118 in convenzione con l’asl, gli altri e i colleghi che lavorano sempre in convenzione nelle varie associazioni, attendono. Come attendono i lavoratori del centro unico di prenotazione dell’asl di Taranto per i quali – scrive Mincuzzi – l’assunzione é sospesa. La FIALS – dice il sindacalista – chiede nuovamente e con forza che venga attivata la procedura di internalizzazione di tutti quei lavoratori dediti ai servizi destinati al passaggio nella pubblica amministrazione come da linee guida regionali. Se così non sarà – conclude Mincuzziun esercito di lavoratori tra autisti 118 e dipendenti di altri servizi, saranno pronti a manifestare a Bari davanti alla Regione.
