L’azienda sanitaria di Lecce, si farà carico degli stipendi da pagare ai lavoratori della Tundo, ditta che fornisce all’asl salentina il servizio del trasporto secondario. La notizia arriva dopo l’incontro svoltosi oggi tra le organizzazioni sindacali e la direzione dell’azienda sanitaria, alla fine di una dura protesta da parte dei lavoratori che sono senza stipendio da questa estate.
I dipendenti della Tundo, stanchi di attendere le buste paga, ieri hanno protestato sino a sera davvanti alla palazzina dell’asl, chiedendo un intervento della direzione perchè venissero pagati gli stipendi di agosto, settembre e per qualcuno anche di maggio e giugno. C’era chi era deciso a stazionare lì, montando persino una tenda davanti la direzione dell’asl, fino a quando non avrebbe avuto la riposta in merito ad una vicenda che si protrae da anni, con pagamenti di stipendi a singhiozzo.
In effetti ieri sera il direttore generale Rodolfo Rollo, ha ricevuto i rappresentanti sindacali. Si è convenuto a saldare i lavoratori coprendo almeno l’80% dell’ultima busta paga a disposizione. Si perchè – dice Gianni Palazzo della USB – quando l’asl ha chiesto le buste paga da saldare, alla Tundo, questa non le avrebbe consegnate. Tuttavia l’asl si è comunque impegnata ad aprire un tavolo SEPAC (sistema economico produttivo delle aree di crisi), per la salvaguardia occupazionale dell’organico, con l’intento di procedere all’internalizzazione nella società partecipata SanitàService, chiudendo così ogni rapporto con la ditta Tundo. Rollo infatti, avrrebbe fatto sapere che non verrà più pagata alcuna fattura alla Tundo che dovrebbe incassare circa 600 mila uero dell’ultima liqueidazione di ottobre e che invece servirà a coprire gli stipendi dei lavoratori.
Circa un centinaio che prestano servizio come autisti e oss (operatori socio sanitari), garantendo il trasporto ai pazienti oncologici, dializzati, c’è anche chi assicura il trasporto di materiale tra una struttura sanitaria ed un’altra. Tutti servizi che rientrano di diritto nelle attività che possono essere assorbite nella società partecipata dell’asl, come da linee guida regionali.
Dunque si tratterebbe di arruolare non tutto il personale, circa un centinaio di lavoratori. Il direttore Rollo – riferiscono i sindacati – sembra intenzionato a trasferire in SanitàService il personale che, soprattutto in questa fase di emergenza sanitaria, diventa prezioso, considerato anche che una buona parte degli autisti dipendenti dell’asl sono andati in pensione e che la Tundo molto probabilmente non garantirà più i servizi dopo la sospensione del pagamento delle fatture da parte dell’asl. Questa quindi, avrà bisogno di sostituire il lavoro della Tundo con la SanitàService che assoriberebbe il personale della ditta, con già diversi anni di esperienza.
Salvo impevisti questa procedura potrebbe concludersi a novembre, ponendo fine ad una situazione occupazionale precaria e a volte rischiosa. “Proprio ieri – denuncia Gianni Palazzo della USB – una dipendente della Tundo si è recata al campo Rom Panareo per prelevare una donna risultata positiva al Covid. Ebbene la lavoratrice era sprovvista di dispositivi di protezione. Un fatto gravissimo che mette a rischio non sono i lavoratori, ma anche i pazienti, in quell’auto dove è salita la eprsona positiva, sono poi stati trasportati pazienti immunodepressi: dializzati e oncologici.” Auto che non sappiamo se la Tundo ha sanificato prima di farla circolare nuovamente.
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