Segnaletica e accessi migliorati nel “Vito Fazzi”

Segnaletica e accessi migliorati nel “Vito Fazzi”

Ne abbiamo parlato più volte di ingressi incustoditi nel “Vito Fazzi” e percorsi non sempre chiari, situazione che in tempi di Covid, possono rappresentare rischi di diffusione del virus proprio all’interno dell’ospedale. Qualcosa però si è mosso e qualche giorno fa il direttore di presidio Osvaldo Maiorano ci ha chiarito che tutte le porte dell’ospedale sono di norma chiuse, anche se non a chiave, “perchè – ha detto – si tratta sempre di porte di sicurezza, che devono potersi aprire dall’interno in casi di emergenza, ma dall’esterno dovrebbero restare chiuse, per cui non si può accedere, salvo che qualcuno che è dentro, le lascia negligentemente aperte. Nè tantomeno si può avere una ronda 24 ore al giorno.”

Sta quindi anche ai dipendenti e/o ai cittadini e non solo all’ asl, fare la propria parte. Poi ci sono i due ingressi frontali: uno a livello del bar e l’altro nel piano sottostante. Entrambi sono custoditi durante il giorno, sopra c’è un oss che misura la temepratura a chiunque entri nell’ospedale, sotto l’accesso è custodito sino alle 19. Dopo le 19 e sino alle 21 circa, entrare dal piano terra è facile perchè non c’è nessuno a controllare. “E’ inevitabile che ciò avvenga – ha detto Maiorano – perchè in quella fascia oraria ci sono tutti i cambi turno del personale, con un via vai di dipendenti che cominciano alle otto meno un quarto e proseguono sino alle nove e poi dopo le 21, c’é un sistema di accesso con citofono collegato alla portineria, che stabilisce chi far entrare e chi no, proprio per evitare che chiunque possa accedere senza controllo. Un sistema questo in funzione per tutta la notte e da pochi giorni.”

“In sostanza – dice Maiorano – il “Fazzi” è presidiato tutto il giorno, a cominciare dal mattino con la misurazione della temperatura all’ingresso del piano rialzato adiacente al bar, questo però durante il pomeriggio resta chiuso dall’esterno e chi intende entrare deve citofonare, a meno che non forza la porta – dice Maiorano – cosa che accade frequentemente, tant’é che personale dell’ufficio tecnico va regolarmente a sistemare.”

Nel piano sottostante invece, la porta è controllata mattino e pomeriggio, nella notte c’é invece il sistema col citofono collegato alla portineria.

In queste prossime ore poi, verrà potenziata la segnalatica nel “Vito Fazzi”, per dare maggiore chiarezza nei percorsi Covid e no Covid. “Si può sempre migliorare – ha amesso il direttore sanitario di presidio – perché con l’epidemia molte cose sono in fieri, ma dovremmo intanto aiutare le persone ad uscire in maniera più ordianta, proprio con segnaaletica più chiara.”

Roberta Grima
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