Mille panettoni dalla società partecipata dell’asl

Mille panettoni dalla società partecipata dell’asl

Chissà se per Capodanno i dipendenti di Sanità Service, riceveranno uno spumante dalla loro azienda. A Natale i circa 1000 lavoratori hanno avuto in dono un bel panettone. Atto generoso da parte dell’amminsitratore unico Luigino Sergio, che ha fatto recapitare ai lavoratori, il classico dolce natalizio: un panettone artiginale di produzione di una pasticceria di Martignano, il comune di residenza del manager.

Il pensiero natalizio é stato gradito e apprezzato dai più, anche se qualcuno avrebbe preferito delle nuove divise che non riceve da anni, qualcun’altro ha arricciato il naso. Con quali soldi sono stati acqusitati i 1000 panettoni si è chiesto? La domanda é lecita visto che Sanità Service é una società partecipata dell’asl leccese, a totale capitale pubblico. A meno che l’amministratore non abbia speso di tasca propria, i dolci sono stati acquistati con i soldi dei salentini. Sarà stato contento il pasticciere che di questi tempi di restrizioni e divieti, avrà preso una “boccata di ossigeno”, saranno stati lieti anche i lavoratori della piacevole sorpresa, mai accaduta dicono i più anziani, in tanti anni di servizio. Meno contenti i cittadini che forse avrebbero preferito che la somma venisse investita diversamente.

A meno che Luigino Sergio non abbia avuto in dono i panettoni, senza spendere un euro e li abbia a sua volta regalati ai dipendenti, ha voluto comprare i panettoni per il personale che, ricordiamo, é tra le varie cose anche addetto alla pulizia degli ambienti sanitari, alla sanificazione dei reparti Covid, si tratta quindi di lavoratori esposti a rischio contagio e probabilmente l’amminsitratore unico ha voluto in qualche modo riconoscere loro, il prezioso contributo in questa pandemia, facendo consegnare il pacco. Così si sono visti panettoni già qualche gionro prima di Natale, nei vari presidi ospedalieri e strtture sanitarie, pronti per essere ritirati dai dipendenti.

Il manager che più volte abbiamo contattato, che da oltre un mese cerchiamo di raggiungere senza riscontro, non intende evidentemente rispondere. Avremmo voluto chiedere appunto come siano stati pagati questi panettoni per togliere ogni dubbio a chi invece ipotizza un’eventuale spesa di denaro pubblico.

Roberta Grima
ADMINISTRATOR
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