La campagna vaccinazioni anti Covid della ASL Bari è partita oggi anche nei distretti. Nella programmazione delle 1500 dosi odierne sono rientrati – oltre al personale ospedaliero – anche gli operatori delle strutture territoriali. Il primo punto vaccinale distrettuale è stato allestito a Putignano, dove sono in corso le vaccinazioni destinate al personale sanitario e amministrativo, anche se quest’ultimo non è indicato tra le categorie prioritarie nella fase uno della vaccinazione. Lo sono certamente i medici convenzionati, i medici di medicina generale, le Usca, operatori 118, pediatri di libera scelta, operatori del servizio Scap (Servizio di Consulenza Ambulatoriale Pediatrica), di continuità assistenziale, dell’assistenza domiciliare e del front office.
Attivi 15 punti vaccinali, 15 squadre di vaccinatori e 3 equipe mobili in tutta la provincia.
Il coordinamento distrettuale della ASL sta predisponendo, compatibilmente con l’arrivo di nuove dosi del vaccino, i punti territoriali negli altri distretti: sabato parte il distretto 3 di Palo e Bitonto, mentre da lunedì 11 gennaio, sarà il distretto unico di Bari ad avviare le somministrazioni alle categorie individuate prioritarie dalle linee guida ministeriali. Nei prossimi giorni si procederà con le vaccinazioni agli operatori del dipartimento salute mentale e del dipartimento delle dipendenze patologiche.
In contemporanea proseguono le vaccinazioni nelle RSA e negli ospedali. Oggi l’equipe mobile di vaccinatori del dipartimento di prevenzione di Bari, ha operato all’interno di “Casa Serena”, RSSA con sede a Capurso. Nello stesso tempo sono stati vaccinati altri operatori al “Di Venere”, al “San Paolo” e nei presidi di Monopoli e Corato.
Nella campagna vaccini sono coinvolti tutti i presidi ospedalieri (Di Venere-Triggiano, San Paolo, Altamura, Corato, Molfetta, Monopoli e Putignano) compreso il PPA (punto di prima asssitenza) di Terlizzi, e i punti vaccinali territoriali dei servizi igiene e sanità pubblica-SISP tra i quali ambulatorio al “Di Venere”, Altamura, Alberobello, Noicattaro, Gioia del Colle e Molfetta. A questi si aggiungerà nel fine settimana il centro vaccinale territoriale di Mola di Bari.
Dall’avvio delle vaccinazioni – lo scorso 31 dicembre – ad oggi, prosegue senza sosta il lavoro dei vaccinatori con l’obiettivo di completare la copertura del personale sanitario come previsto dalla fase 1 della campagna vaccinale.
Ad oggi -fanno sapere dall’azienda sanitaria – sono 1832 i vaccini somministrati. La campagna della ASL Bari continua a ritmo serrato nelle strutture individuate per la vaccinazione del personale sanitario, a partire dalle categorie maggiormente esposte al rischio.
Agli ospedali “San Paolo” e “Di Venere” di Bari, quelli di Putignano, Molfetta, l’ospedale della Murgia di Altamura e nel PPA di Terlizzi, dove da domenica sono partite le vaccinazioni, si è aggiunto il “San Giacomo” di Monopoli. Qui il vaccino anti Covid è stato inoculato agli operatori del team vaccinazioni, della postazione 118 e delle unità operative prioritarie: pronto soccorso, rianimazione, radiologia e laboratorio analisi.
Parallelamente si procede nelle altre strutture sanitarie ospedaliere e di ricerca pubbliche e in quelle private accreditate. Domani per la ASL Bari sarà la volta anche dell’ospedale di Corato, dove è stato allestito un punto di somministrazione situato nelle immediate vicinanze della direzione sanitaria.
Il Nucleo Operativo Aziendale (NOA) della ASL Bari, comprendente Direzione Sanitaria e Dipartimento di Prevenzione, è impegnato contemporaneamente anche sul versante delle RSA e RSSA. Nella videoconferenza svoltasi stamane è stata messa a punto sia la programmazione di procedure e interventi, sia un’agenda operativa. Il cronoprogramma prevede già domani il completamento delle vaccinazioni (78 in totale) nella RSA “Villa Giovanna” di Bari e, subito dopo, l’avvio della campagna in una decina di RSA e RSSA dell’area metropolitana di Bari “covid free”: la prima, la casa di riposo “Residence Cavallino” di Modugno, vedrà vaccinate 170 persone. La priorità è infatti assicurata agli anziani ospiti e agli operatori negativi, ritenuti più fragili proprio perché mai entrati in contatto con il virus Sars-Cov 2. A stretto giro, non appena saranno comunicate le adesioni, si passerà alle altre strutture dell’intera provincia di Bari per un totale di circa un centinaio di RSA e RSSA su complessive 150, poiché le residenze con focolai ancora attivi saranno interessate dalla vaccinazione in una fase immediatamente successiva.