Sarà inserita nei LEA, la maculopatia degenerativa miopica e senile. In consiglio regionale infatti, questa mattina è stata approvata la mozione del movimento 5 stelle per inserire la patologia nei livelli essenzaili di assistenza, affinchè sia garantito dal sistema sanitario pugliese gratuitamente (esenzione per patologia) il dovuto percorso assistenziale ai pazienti, senza ricorrere necessariamente al privato.
La maculopatia è attualmente la principale causa di cecità e interessa principalmente la popolazione di età superiore a 50 anni, anche se non é escluso che possa manifestarsi già nell’infanzia o in giovani adulti. Si tratta di una malattia che colpisce la macula, ovvero la porzione di retina centrale all’occhio e deputata alla messa a fuoco dei dettagli, fondamentale in alcune azioni come: scrivere, leggere. Il danno maculare si sviluppa rapidamente e, senza trattamento, determina la perdita della visione centrale.
“Parliamo di una patologia – spiegano i pentastellati – che ha purtroppo un altissimo potere invalidante, per questo è di fondamentale importanza la possibilità di giungere, in tempi appropriati, ad una diagnosi precoce. La maculopatia comporta anche costi ingenti per chi ne è affetto che, secondo stime e dichiarazioni rese dagli interessati, si aggirerebbero intorno ai 3.800 euro l’anno. Le spese riguardano prevalentemente visite specialistiche, esami diagnostici, costi di spostamento e acquisto di ausili visivi. Abbiamo presentato la mozione perché riteniamo indispensabile, in linea con quanto fatto anche da altre Regioni come Toscana, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia e Sardegna, garantire l’accesso alla diagnosi e alle eventuali cure successive a tutti i cittadini, a prescindere dalle capacità economiche del singolo, possibile solo attraverso l’esenzione del ticket, che si realizza inserendo la maculopatia nei LEA”.
Proprio in questi giorni nell’ospedale di Lecce, è stato attivato un servizio dedicato alla maculopatia e all’ipovisione, non è solo un servizio per i pazienti, ma un progetto ad ampio respiro, di carattere regionale che vuole coinvolgere medici di base e specialisti.
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