Bari potenzia la senologia in vista della riapertura

Bari potenzia la senologia in vista della riapertura

Attivati i primi quattro mammografi in 3D acquistati dall’asl di Bari, pronta per riprendere l’attività di routine, in particolare quella dello screening senologico. Di questi, due si trovano nell’ospedale “San Paolo”, centro breast unit, uno all’ospedale “Don Tonino Bello” di Molfetta e unaltro al poliambulatorio di Mola che fa parte del distretto 11.

Per l’estate installati tutti i nuovi apparecchi nei vari ospedali
“Entro luglio – compatibilmente con la riattivazione dei servizi sanitari legata all’emergenza epidemiologica in corso – si procederà all’installazione degli altri otto mammografi 3D acquistati, così distribuiti: due all’ospedale di Venere, dei quali uno dotato di biopsia tridimensionale, uno all’ospedale della Murgia, uno al “San Paolo” con biopsia tridimensionale, uno al poliambulatorio di Monopoli, uno al distretto unico di via Fani a Bari, un altro all’ospedale di Putignano, l’ultimo nel presidio territoriale di assitenza di Conversano.

Tutti gli altri centri ambulatoriali – Casamassima, Gioia del Colle, Grumo Appula e Corato – saranno ugualmente dotati di mammografi digitali, con caratteristiche tecniche capaci di fare diagnosi precoce del tumore al seno. Le donne in fascia screening (50-69 anni) residenti in questi comuni hanno la possibilità di rivolgersi ai rispettivi centri di riferimento. Le pazienti di Gioia del Colle afferiscono nel nosocomio di Putignano, le donne di Casamassima si rivolgono al poliambulatorio di Mola di Bari, le residenti di Grumo Appula fanno capo al “San Paolo” e infine le donne di Corato afferiscono all’ospedale di Molfetta.

“Abbiamo stabilito una ridistribuzione dei mammografi 3D dando priorità ai centri ambulatoriali e ospedalieri con un più alto volume di prestazioni – dichiara il direttore generale Antonio Sanguedolce – che mirano a rafforzare il programma di prevenzione per il carcinoma della mammella. Anche i centri periferici attivi nella senologia clinica con numeri di prestazioni più bassi – prosegue Sanguedolce – potranno contare su mammografi digitali dotati di caratteristiche indispensabili per consentire diagnosi precoci e puntuali del tumore al seno”.

Dodici i nuovi mammografi in 3D
La ridistribuzione della asl nell’assegnazione dei nuovi dodici mammografi, risponde inoltre ad una migliore razionalizzazione delle risorse, che tiene conto anche della difficile reperibilità di radiologi, esperti in mammografie (che esaminino almeno 5 mila donne l’anno).

Un software dedicato per uniformare gli esami su tutto il territorio
Il potenziamento della dotazione tecnologica, si accompagna anche ad una nuova organizzazione gestionale per la lettura e i referti delle mammografie. “ I macchinari 3D permettono ai centri screening della asl, di rendere uniforme e tecnologicamente avanzato il programma di screening – spiega la dottoressa Alessandra Gaballo, referente clinico per lo screening mammografico della asl Bari. – “Ciò – continua la dottoressa – é possibile attraverso la messa in rete degli esami con un software dedicato, al fine di garantire la lettura delle immagini da remoto. Si è creato un centro per convogliare tutti gli esami di secondo livello, ossia dubbi o sospetti, provenienti dal territorio – aggiunge la radiologa – oltre a implementare il parco macchine della senologia del “San Paolo”, sede della breast unit asl”.

Roberta Grima
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