Bloccati i ricoveri in chirurgia, tamponi a pazienti e personale

Bloccati i ricoveri in chirurgia, tamponi a pazienti e personale

Bloccati i ricoveri nel reparto di chirurgia del “Vito Fazzi”, sino a quando – ci dicono dalla direzione medica del presidio – non si completeranno i controlli su personale e pazienti e fino a che non saranno completate le operazioni di sanificazione, che potranno concludersi solo dopo aver avuto gli esiti dei tamponi di tutti i pazienti, in base ai quali sapere dove e come collocarli. Il tutto dovrebbe terminare presumibilmente nella giornata di dopodomani.

Si sanifica solo dove è passato e sostato il paziente covid
Nel frattempo c’é da specificare che l’ala interessata dalla contaminazione da un paziente Covid, è quella delle urgenze, per cui la seconda divisione, quella oncologica, resta aperta e operativa. Dalle notizie apprese dalla direzione medica, sarebbe stata avviata la sanificazione nell’ala delle urgenze, ovvero lì dove ha transitato il paziente positivo.

Tamponi a pazienti e personale
Inoltre personale e pazienti sono stati sottoposti a tamponi da parte dell’asl, che come detto sta terminando le operazioni di controllo.

Tampone al primo accesso in medicina, dopo 2 settimane ripetuto ?
Quello che non si riesce a sapere, è se il tampone fatto al paziente al suo primo accesso nella medicina, andava ripetuto o meno al momento del passaggio dalla medicina alla chirurgia, visto che da un reparto all’altro sarebbero trascorsi 15 giorni e che si trattava di un paziente immunodepresso.
Non sappiamo neanche se durante il ricovero in medicina, la accompagnatrice usciva dal reparto o era sempre con il paziente, perchè se avesse avuto contatto con l’esterno, forse avrebbbe potuto esporre a rischi il paziente stesso.

Non si sanifica tutto il reparto
Altra questione che non é data sapere, è se oltre a sanificare l’ala delle urgenze della chirurgia generale dove si trovava la persona positiva, si intende bonificare anche l’altra ala, quella oncologica, separata dalla sezione urgenze, da un corridoio di transito. Poichè un medico e un’infermiera sono risultati positivi, siamo sicuri che questo personale non abbia circolato da una divisione all’altra, attraverso il corridoio, contaminando quell’ala che oggi resta aperta e che ha lavorato anche il gionro in cui si è scoeprta la positvità del paziente ?

Il SIAN consiglia prudenza
A sentire il responsbaile del SIAN GiovannI De Filippis, se c’é personale sanitario positivo, sarebbe opportuno sanificare tutto il reparto e non solo gli spazi in cui ha transitato il paziente positivo.

Capire se il paziente ha preso il virus in ospedale
Per questo forse sarebbe utile un’indagine epidemiologica, per capire se per esempio bonificare anche il reparto di medicina dove 15 gionri fa era ricoverato il paziente risutlato poi positivo in chirurgia, per capire come questa persona con un tumore e che doveva operarsi, ora ha il corona virus, serve avere informazioni che anche per un domani, potrebbero essere utili, non per allarmare alcuno, ma semmai per migliorare eventualmente alcune procedure se è il caso o invece affermare con sicurezza che quelle in atto funzionano.

Roberta Grima
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