Chiusa La Fontanella a rischio i lavoratori in attesa anche dei tamponi

Chiusa La Fontanella a rischio i lavoratori in attesa anche dei tamponi

“Aspettiamo indicazioni dall’asl per dare le corrette informazioni ai dipendenti, se devono o no fare la quarantena, sottoporsi al tampone, come e quando.” Così chiariscono dalla ditta Tundo la posizione della stessa, a proposito del personale in servizio sino all’altro giorno nella RSA La Fontanella

L’impresa che eroga servizi per l’asl, durante l’emergenza Covid e sino a poco fa, ha dato man forte all’azienda sanitaria, mettendo a disposizione operatori sanitari, per garantire assistenza agli anziani, ospiti nella RSA. Ora che la Regione ha comunicato di voler chiudere la struttura, i pazienti verranno trasferiti in altri centri e i lavoratori ritorneranno a svolgere le precedenti mansioni, qualcuno verrà mandato a casa per la conclusione del contratto a tempo, qualcun altro potrebbe essere richiamato in funzione delle esigenze dell’asl, come hanno riferito dalla Tundo.

“Il problema – dice un operatore – é che dopo due mesi dall’emergenza sanitaria e dal servizio prestato nella RSA, ci mandano a casa dicendoci di andare dal nostro medico curante per farci mettere in quarantena. Il mio medico di base però si è rifiutato di fare un qualunque certificato in tal senso, la questione deve essere risolta dalla stessa ditta e dal suo medico competente. La Tundo però, ci rimanda all’asl e noi non sappiamo a chi rivolgerci.”

Dalla ditta però ci chiariscono la situazione. “Stiamo aspettando le indicazioni dall’asl, non risulta che ci sia nessuno in quarantena . L’ufficio personale si è subito attivato con il protocollo sanitario, tramite il nostro medico competente che ha preso contatti con gli uffici dell’asl per capire come muoverci e consocere le procedure del caso. Va chiarito cosa compete alla ditta e cosa all’asl.”

“Sino a pochi giorni fa il destino della RSA era dubbio – continuano dagli uffici della Tundo -e non sapevamo sino a quando i nostri operatori sarebbero rimasti là dentro, non aveva senso quindi sottoporre i dipendenti al tampone, se poi continuavano a prestare servizio nel La Fontanella, ma adesso che è certa la chiusura, possiamo pensare a come procedere, si tratta di capire se possiamo accelerare i tempi o aspettare quelli dell’asl.”

Nel dubbio forse è bene che chi ha lavorato nella RSA, divenuto focolaio del virus Covid, rimanga in quarantena sino al tampone, almneo questo è il consiglio degli infettivologi.

Roberta Grima
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