Arriva dopo l’articolo pubblicato da SanitàSalento sulle presunte irregoalarità relative alle nomine delle commissioni mediche, la rispsota dell’Asl che per un anno non ha mai dato alla FIALS, che sollecitava chiarimenti nel merito. Ad ogni buon conto l’azienda sanitaria, fa sapere, tramite un comunicato stampa, che all’interno dell’azienda c’è un gruppo di lavoro specifico, composto da dirigenti e funzionari del Dipartimento di Prevenzione, della Struttura legale e della Direzione Generale. Il gruppo di esperti, avrebbe definito qualche giorno fa, una bozza di regolamento che, una volta vagliato e approvato, diventerà lo strumento per orientare le successive decisioni della ASL rispetto alla costituzione e composizione delle commissioni e alle eventuali incompatibilità o inconferibilità. Il regolamento – é scritto nel comunicato -dovrà attenersi agli indirizzi approvati dalla Regione Puglia – quasi in parallelo con il percorso interno della ASL – con la delibera di giunta regionale 1387 del 2 agosto 2018 e sarà in linea con la normativa nazionale di riferimento.
La Regione – fanno sapere da via Miglietta – ha ritenuto necessario fornire alle ASL, indicazioni univoche per assumere procedure omogenee nella costituzione e funzionamento delle Commissioni mediche, per l’accertamento dell’invalidità civile (Legge 104/92 e Legge 68/99). Per questi motivi, la ASL intende basare le proprie scelte su un quadro normativo e amministrativo definito e coerente, evitando così di incorrere in possibili contenziosi.
“Con questa risposta dell’Asl, si sfiora il ridicolo”, dichiara il sindacalista della FIALS Michele Barba, che ricorda di aver segnalato all’Asl, da oltre un anno e più volte, l’esistenza di commissioni mediche irregolari, rispetto a quanto stabilito dalle norme vigenti all’epoca della nomina. Non è possibile seconda Barba, continuare a tenere queste commissioni in piedi, dove ci sono membri privi dei requisiti richiesti, in attesa di applicare la nuova normativa che non può evidentemente essere applicata retroattivamente, bensì dovrebbe riferirsi per la costituzione delle future commissioni mediche. per il sindacalista la rispsota dell’azienda sanitaria appare più una scusante per cotninaure a tenere in commissione chi non dovrebbe, impedendo invece a chi ha fatto richeista legittimamente a non veder difesi i propri diritti.
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *