Avanti ma con prudenza questo in sostanza il messaggio che Guido Rasi, consulente del commissario straordinario per l’emergenza Covid generale Figliolo, nonchè ex direttore dell’Ema (agenzia europea del farmaco) ha dato questa mattina durante la trasmissione “Agorà” di Luisella Costamagna.
Il 31 marzo scade il termine di emergenza sanitaria e sempre nella primavera dovrebbe arrivare il vaccino per i bambini al di sotto dei cinque anni. Su questo però – come ha sottolienato il dottor Rasi – l’Ema é molto attenta, sicuramnete il vaccino per bimbi così piccoli può rappresentare uno strumento prezioso in caso di fragilità, di nascituri da madri non vaccinate e quindi prive di anticorpi contro il Covid, ma prima di parlare di somministrazione a larga diffusione sui bimbi molto piccoli, l’Ema ci va cauta.
Come detto la fine di marzo segna il termine della pandemia e in effetti gli esperti sono concordi che la bella stagione ci porterà molto probabilmente fuori dall’emergenza sanitaria, anche se bisognerà fare i conti con altri paesi attorno all’Italia che non vantano le stesse percentuali di cittadini vaccinati. Questo significa per Rasi che il rischio di una possibile formazione di una nuova variante c’è. Maggiore infatti é la diffusione del virus é più facile é la possibilità che si determini la variante. Il rischio si riduce quando la popolazione é vaccinata e la circolazione del virus è ridotta.
Quanto più rapidamente si riproduce il virus infatti, tanto più è probabile che la sequenza con la quale avviene la riproduzione possa modificarsi, determiando la variante dalla quale diventa difficile difendersi. Per fare un esempio molto semplice: se il virus si riproduce secondo una successione progressiva ABCDE, aumentando la velocità può accadere un “errore” per cui viene fuori una sequenza diversa come ABCDD il punto é che il vaccino é studiato per contrastare il primo caso e non il secondo, ecco perché serve prudenza ed è consigliato vaccinarsi anche per limitare eventuali “errori” e nuove varianti contro le quali non sappiamo se l’attuale vaccinazione é efficace.
Rasi poi ha sottolienato che se è vero che si stanno riducendo i ricoveri e i contagi, grazie anche al vaccino, tanto da pensare alla fine dell’epidemia, é altrettanto vero che il numero dei decessi é ancora importante: circa 300 al giorno. Su questo – ha detto Rasi – occorre riflettere su quanto fatto e cosa altro si può fare probabilemnte aumentare le terapie monoclonari che per Rasi non sono state sfruttate abbastanza.