Crolla un tetto nell’ex opis, l’Asl sollecita la manutenzione

Crolla un tetto nell’ex opis, l’Asl sollecita la manutenzione

Crolla il solaio del primo piano del terzo padiglione donne, nell’ex Opis in via Miglietta a Lecce. Per fortuna è avvenuto durante la notte e in un locale in disuso da anni, per cui non c’è stata alcuna conseguenza, a quell’ora infatti, non c’è neanche il personale di SanitàService, addetto alle pulizie. Proprio sulla partecipata dell’Asl leccese, si sta indagando, per capire se il crollo possa essere stato determinato dalla mancata pulizia di aghi di pino, che avrebbero otturato la grondaia, favorendo l’accumulo di acqua piovana sul solaio oppure no.

Per questo é stato convocato lunedì l’amministratore della SanitàService, Gabriele Onorato, che già assicura che la pulizia annuale prevista, è stata eseguita in tutta l’area dell’ex Opis, con la potatura dei pini, cominciata a settembre 2017 e terminata a febbraio di quest’anno. Il timore é che si voglia scaricare le responsabilità sugli addetti alla pulizia, prima ancora che venga fatta chiarezza. Per questo domani mattina un agronomo nominato dalla partecipata, effettuerà un sopralluogo per vedere lo stato degli alberi che si trovano davanti al prospetto del padiglione e che si pensa già di voler abbattere. Nel frattempo, questa mattina il direttore generale dell’Asl Ottavio Narracci, ha convocato immediatamente i tecnici per verificare la causa del crollo, quantificare i danni, stimolando la manutenzione corretta a chi la deve fare.

La pulizia, come la stabilità dell’edificio, andrebbe controllata periodicamente, soprattutto li dove non sono visibili le condizioni degli spazi, tenuto conto che la maggior parte di essi risalgono agli inizi del ‘900 e non sono tutti ristrutturati e che, come in ogni edificio, andrebbe eseguita la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Proprio recentemente il dipartimento di prevenzione dell’Asl leccese, aveva fatto richiesta all’area tecnica, di poter avere la possibilità di usare il piano in questione, previa ristrutturazione del plesso, si era chiesto quindi un progetto in merito, per estendere il servizio vaccinazioni che vede un’affluenza notevole, costretta a convivere con l’ufficio della medicina del lavoro. C’è da dire che già tempo addietro c’erano state delle segnalazioni in direzione generale, come riferisce il direttore dello Spesal, De Filippi, sulla presenza di guano e acqua che entravano dalle finestre rotte dell’edificio, depositandosi poi sul solaio. Il problema però sembrava risolto con il ripristino di una rete e poi dei vetri stessi delle finestre. A guardarle oggi, risultano rotte, tanto che si intravede il crollo del solaio, in attesa di capire come siano andate le cose, l’ufficio vaccinazioni verrà spostato negli spazi dell’Alpi in via precauzionale, grazie proprio al lavoro straordinario dei dipendenti di SanitàService che stanno provvedendo a trasferire i faldoni e le strumentazioni dal padiglione alla nuova destinazione. “Va dato merito a questi lavoratori – dichiara Gianni Palazzo della USB – che in poco tempo hanno messo su una squadra per sopperire alle richieste dell’Asl.”

Roberta Grima
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