Sta diventando una vera e propria emergenza, quella relativa all’esame morfologico per le donne in gravidanza, che non trovano risposta negli ospedali salentini in tempi utili. L’esame in questione infatti, viene prescritto dai ginecologi per appurare eventuali malformazioni del feto. L’Asl conta due centri attrezzati per questo: l’ospedale di Casarano e quello di Lecce, ma in entrambi i casi l’attesa è di tre mesi. Troppi per chi invece deve prenotare al quinto mese di gravidanza e aspettare significherebbe arrivare in prossimità del parto, come é successo ad una giovane donna casaranese che, al momento di prenotare, si è vista registrata l’appuntamento per l’esame morfologico dopo tre mesi, ossia quando lei sarebbe arrivata all’ottavo mese di gestazione.
La donna quindi si è vista costretta a rivolgersi privatamente e ottenere la prestazione previo pagamento di 150 euro. “Inammissibile – chiosa la presidentessa regionale del tribunale per i diritti del malato, Annamaria De Filippi – l’esame rientra nei livelli essenziali di assistenza e l’Asl ha il dovere di garantirlo nei tempi medici previsti.” La De Filippi ha già raccolto diverse segnalazioni di future mamme che hanno ottenuto l’esame, pagando di tasca propria, per questo la responsabile dell’associazione dei diritti del malato, sta provvedendo affinché l’Asl rimborsi le spese a queste pazienti che avevano tutto il diritto di ricevere la prestazione e che, a causa dei tempi di attesa troppo lunghi, hanno dovuto rivolgersi privatamente.