Andato in pensione il 31 dicembre 2019, continua a firmare atti dell’asl e a circolare negli uffici dell’area tecnica dell’azienda sanitaria leccese. La persona in questione é l’ingegnere Fiorenzo Pisanello, direttore dell’area tecnica dell’ente per circa quarant’anni e responsabile, nell’ultimo anno e mezzo, dell’unità operativa di programmazione delle risorse strutturali e tecnologiche sempre dell’asl salentina.
A settembre di due anni fa, l’ingegnere viene indagato dalla procura, ricevendo un avviso di garanzia dal magistrato che all’epoca indagava sui finanziamenti europei destinati al poliambulatorio di Martano.
un’inchiesta ancora aperta coinvolge l’ex direttore dell’area tecnica
“Nonostante l’inchiesta sia ancora aperta e l’ingegnere resti tutt’ora indagato – parla un testimone – entra regolarmente negli uffici dove per anni ha prestato servizio, lì dove si parla di preventivi, dove si incontrano i rappresentanti di aziende, dove si trovano progetti di opere da realizzare o in corso. L’ingegnere Pisanello entra ed esce liberamente e a questo punto viene il dubbio che possa anche accedere ai computer e nei vari fascicoli presenti sulle scrivanie degli uffici, compreso proprio quello di Martano, per il quale l’ingegnere é sotto indagine.” Se così fosse sarebbe grave, a meno che l’asl non abbia stipulato con il professionista una qualche convenzione.
“Firmo vecchi atti sui quali qualcuno si rifiuta di porre il visto.”
“Nessuna convenzione – ribatte il professionista raggiunto telefonicamente. E’ possibile che qualcuno mi abbia visto nell’area tecnica, ma ero lì per una cortesia che mi hanno chiesto di fare, mi sono recato negli uffici per qualche pendenza, c’era una qualche perizia che dovevo vistare, cose di questo genere. Una delle perizie la ricordo – continua l’ingegnere – si tratta di un atto che feci con il geometra Ciccarese e per il quale dovevamo mandare copia al genio civile e mi hanno quindi pregato di vistarla. Quella copia doveva essere fatta tanto tempo fa, me l’hanno data e non ho avuto problemi a firmarla.”
Senza mascherina, né guanti, a due passi dai carabinieri
La cosa potrebbe essere grave perché significherebbe che un ex dirigente oramai non più dipendente dell’asl, continua a firmare atti, il tutto accadrebbe alla luce del sole nell’area tecnica, proprio accanto alla sede dei nas dei carabinieri in via Miglietta, dove l’ingegnere tra le altre cose sarebbe stato visto entrare e uscire negli uffici senza mascherina, né guanti.
“Volevano allontanarmi dall’ area tecnica”
Questa storia della mascherina lascia il tempo che trova. Se mi avvicino a qualcuno la indosso – ribadisce Pisanello – ma non è che esco di casa già tutto bardato, stiamo proprio alle pezze!” A chi poi solleva il dubbio che il professionista usi persino i computer degli uffici, Pisanello smentisce categoricamente. Da quando la direzione dell’asl mi trasferì nel nuovo reparto – non avevo più alcun potere esecutivo, non potevo dirigere lavori, effettuare collaudi, dovevo fare programmazione, ovvero scrivere i desiderata dell’asl. Quello che lui chiama ironicamente il libro dei sogni! Un’elencazione delle ambizioni dell’asl, al di là di ciò – conclude Pisanello – in quel reparto non avevo alcuna funzione esecutiva.” L’ingegnere spiega che quel servizio a cui era a capo nell’ultimo anno e mezzo, in realtà sarebbe morto di lì a poco, perché rappresentava solo un modo per allontanare il professionista dall’area tecnica, nonostante avesse espresso alla dirigenza, il desiderio di concludere la carriera dove aveva prestato servizio per quasi quarant’anni.
Alla guida dell’area tecnica, c’è un collega più giovane che – a dire di Pisanello – si sarebbe rifiutato di firmare atti che ha poi firmato lui. “Nel momento in cui un direttore dei lavori – continua Pisanello -mi dice che serve un’altra copia di una data progettazione firmata, io non ho problemi a porre la mia firma.Mi diceva qualcuno che era tutto bloccato e quindi se potevo sbloccare le procedure l’ho fatto.”
“C’era chi si rifiutava di firmare.”
“C’erano purtroppo dei rifiuti, ma secondo me – continua l’ingegnere – nel momento in cui va via una persona da un ufficio, chi la sostituisce deve prendere il testimone e assumere quel ruolo. Se l’ingegnere Prete, attuale responsabile dell’area tecnica dell’asl, non poteva o voleva porre il visto sulla copia di un atto, avrebbe potuto fare una copia conforme dell’originale. Sono cose normali, ma evidentemente la normalità non é più di casa. Invece ci sono stati dei rifiuti – ha concluso Pisanello, che così giustifica la sua firma, seppure pensionato dall’asl e nonostante un avviso di garanzia.”
Per l’ingegnere le segnalazioni sul suo conto hanno un che di inaudito. Per altri invece é grave, ancora di più se l’asl è a conoscenza e consente tutto ciò, così come sarebbe grave che il referente anticorruzione non sia al corrente del fatto che a porre la firma su alcuni atti sia un ex dipendente, per di più indagato.
Responsabile in tanti cantieri rimasti incompleti
L’ingegnere Pisanello é stato infatti colui che ha diretto i lavori nel Dea di Lecce nella prima fase, quando ci furono tanti ritardi nel completamento dell’opera, da vedere costretta l’asl a pagare la ditta per i danni subiti. E’colui che ha diretto anche i cantieri della ristrutturazione di sette sale operatorie del “Vito Fazzi” che conta ancora un paio di queste incomplete, ed é stato quello che ha ricoperto il ruolo di RUP (responsabile unico di procedimento) nel nuovo plesso del poliambulatorio di Martano, che ha visto la perdita di fondi europei destinati alla sua realizzazione. Pisanello appare anche nel cantiere a Campi, dove da oltre tre anni si attende il completamento della palazzina nuova e dove collocare gli uffici amministrativi e fare spazio alla lungodegenza, cosa che non avviene ancora perché l’edificio é rimasto rustico. Un fiume di soldi da utilizzare nelle opere sanitarie, spesso rimaste incomplete con finanziamenti che non sappiamo che fine abbiamo fatto.
Ora il fatto che l’ingegnere circoli tranquillamente nell’area tecnica dell’asl, non solo infastidisce chi ritiene che il professionista si rechi nell’area tecnica dell’asl, ma dà fastidio anche a tutti quei cittadini che vedono la sua auto posteggiata nel parcheggio dell’asl, senza pagare come tutti gli altri, ma lasciando l’auto nel posto riservato ai dipendenti e quindi gratuito.
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *