La cardiologia dell’ospedale “Di Venere” di Bari è tra le prime dieci in Italia per la diagnosi della stenosi coronarica. La classifica, che premia il lavoro del reparto diretto dal dr. Vincenzo Bonfantino, è parte integrante del dossier pubblicato sul portale GISE – Società Italiana di Cardiologia Interventistica e riguardante l’attività del 2020, anno in cui nella sala di cardiologia – emodinamica del “Di Venere” sono state eseguite 132 procedure diagnostiche con l’impiego della tecnica FFR (Fractional Flow Reserve). Un’avanzata metodica di valutazione funzionale delle stenosi coronariche ovvero dei restringimenti delle coronarie.
Si tratta di una tecnica che – come ha spiegato il dottor Bonfantino – permette di eseguire una diagnosi accurata tramite un indicatore della stenosi, definendo meglio se una lesione coronarica sia o no significativa quando non é ben visibile e valutabile all’esame angiografico. La FFR quindi consente di capire il funzionamento delle coronarie e delle arterie, quanto e sono eventualmmente ristrette e quanto incide ciò sul flusso sanguigno al cuore. In base a queste informazioni é quindi possibile decidere se é necessario l’impianto di stent o l’intervento chirurgico di by – pass o ancora se sia sufficiente la sola terapia medica.
Una diagnosi perciò molto accurata, come fondamentale presupposto per raggiungere un esito migliore possibile per la salute del cuore: “E’ un importante indice di accuratezza diagnostica – conferma Bonfantino – che serve a trattare solo le stenosi funzionalmente significative, evitando di eseguire l’angioplastica laddove non sia necessario. La tecnica pertanto rappresenta un attestato dell’alta qualità diagnostica offerta dalla nostra unità operativa e una garanzia per il paziente che riceve la migliore assistenza sanitaria rispetto alla sua patologia.”
“Un risultato di cui siamo fieri – rimarca ancora Bonfantino – frutto dell’eccellente lavoro svolto dall’équipe dei cardiologi emodinamisti della nostra cardiologia: dr. Maurizio Turturo, dr. Sergio Rutigliano, dr. Saverio Lanzone, dr.ssa Mariangela Cicala, dr. Francesco Cassano e del personale infermieristico e radiologico del modulo di Emodinamica.”