Il “Fazzi” ai ripari

Il “Fazzi” ai ripari

La situazione dura da diverso tempo nel “Vito Fazzi”, dove spesso ci sono perdite di acqua, probabilmente dalle tubazioni. Già il 6 ottobre scorso, avevamo scritto del laboratorio di microbiologia che si allagò per una rottura di un tubo, con un’abbondante fuoriuscita di acqua dal soffitto. Diversi i disagi, se si pensa che lì si esaminano i tamponi per il covid, in quel frangente vennero sospesi gli esami e si effettuò la verifica degli eventuali danni sulle apparecchiature.

A distanza di venti giorni, dopo la riparazione effettuata alle tubazioni del soffitto nel laboratorio di microbiologia, riceviamo le immagini del secondo seminterrato dell’ospedale. Questa volta ad essere bagnato é il corridoio dove é stato posto un secchio, forse per raccogliere l’acqua che cola dai tubi, lungo il muro. Qui capita spesso che piova dentro, capita di vedere pozzanghere, mentre viaggiano i carrelli dei rifiuti ospedalieri, dei farmaci e persino delle salme.

Dalle immagini si deduce che la perdita di acqua non sia cosa nuova, vista la ruggine sul controsoffitto. Non solo, ma si intravedono tubi e sopratutto fili che fuoriescono dal soffitto che non è escluso si possano bagnare.

C’è da dire che attualmente, già da da qualche giorno e anche ieri, si sono visti all’opera tecnici proprio nel tratto compreso tra l’anatomia patologica e la palazzina della scuola infermieri, dove è stato effettuato uno scavo nel manto stradale, lì dove sono interrate delle tubazioni.

Non sappiamo per certo se questi lavori sono attinenti al problema dell’acqua che si infiltra negli ambienti ospedalieri o invece come dice qualcuno tra i bene informati sono dei saggi del terreno, ovvero indagini preventive di scavo, per tastare il suolo prima di intervenire sui pilastri lì presenti, che sono in cattive condizioni.

Da alcune segnalazioni infatti, la rampa che sale e porta al laboratorio analisi, terapia del dolore e altri servizi del piano rialzato, sembra che abbia i piastri ammalorati, tanto che il terreno frana ogni tanto e poichè le ambulanze dovrebbero transitare per condurre il paziente davanti all’ingresso che si trova alla sommità della rampa, occorre intervenire per il riprstino dei pilastri, ma prima serve una verifica morfologica del suolo.

Se così fosse, le perdite di acqua verificatesi qualche settimana fa e ora assenti, potrebbero essere state già sanate.

Roberta Grima
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