Le bugie dell’asl devastano l’ospedale “San Marco” di Grottaglie e penalizzano i cittadini. A denunciarlo é il comitato dell’ospedale “San Marco” che in un post sulla pagina facebook, fa sapere come l’ambulatorio di medicina dello sport, tanto decantato dal direttore generale dell’azienda sanitaria, in realtà sia in condizioni precarie.
Un paio di giorni fa infatti, la dottoressa Fracella dell’ambulatorio, avrebbe fatto sapere che la sua attività sarebbe possibile solo di sabato fino a febbraio – marzo, per una sua personale cortesia. Non ci sarebbe al momento alcun medico che prenderebbe il suo posto successivamente.
Città dello sport senza medici dello sport!
Dichiarazioni che stridono con quelle di Stefano Rossi, direttore generale dell’asl che, all’inaugurazione dell’ambualtorio, aveva dichiarato in un comunicato stampa ufficiale, che l’iniziativa di un ambulatorio di medicina dello sport, sarebbe nata in previsione dei vari interventi a supporto della nomina di Grottaglie, quale Città Europea dello Sport 2020”. Non solo ma “il nuovo ambulatorio rifletteva l’attenzione della Regione Puglia, per il territorio e per l’ospedale “San Marco”, prossimo centro nevralgico di assistenza territoriale”. Tanta attenzione posta e poi mancano i medici!
Un solo medico a Grottaglie e pure in “prestito”
In verità “A Grottaglie sono in prestito – ha detto la dottoressa Raffaella Fracella – in quanto sono la responsabile della medicina dello sport di Taranto, creato proprio da me ventisei anni fa. Per venire incontro alla richieste del Comitato e del direttore dell’asl, mi sono resa disponibile, per tamponare in attesa di un altro collega, perché io faccio già 38 ore settimanali che non possono essere superate per legge. Credo comunque che tra marzo ed aprile l’asl possa trovare un sostituto.”
“Noi abbiamo due specialisti in medicina dello sport: un medico a Martina Franca e la dottoressa a Taranto. Quest’ultima, per far partire l’ambulatorio di Grottaglie, ha accettato di spostarsi un gionro alla settimana al “San Marco” – Ha chiarito il direttore Rossi – E’ stato scelto il sabato perché le scuole sono chiuse ed è possibile per i ragazzi sottoporsi alla visite, senza perdere la scuola. Abbiamo cominciato aprendo tre, quattro ore la mattina, dopodicché abbiamo bandito le ore di specialistica, per rendere strutturale questa attivtà, sperando che qualcuno partecipi al bando, perché purtroppo i medici dello sport non si trovano dietro l’angolo. Quanto alla cortesia della dottoressa – aggiunge Rossi – va detto che la professionsita viene pagata e che non è un favore che lei fa, vero è che se lei volesse rinunciare alle ore del sabato a Grottaglie, può farlo. I medici però sono così pochi che riuscire a creare il dettaglio dell’offerta e strutturarla diventa difficile. Una cosa però è certa – conclude il direttore – sull’ambulatorio di medicina dello sport ci ho messo la faccia anche alla luce degli eventi di Grottaglie Città dello sport 2020, per cui l’ambulatorio non lo chiuderemo per carenza di medici, faremo di tutto per tenerlo operatvio al meglio.”
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