Psichiatria ai tempi del Covid-19. Arriva in supporto dell’assistenza psichiatrica la telemedicina. Con l’acuirsi della seconda fase dell’emergenza epidemiologica, le unità operative del dipartimento di salute mentale dell’asl di Lecce, hanno riadattato l’offerta dei trattamenti, attraverso la telepsichiatria, grazie anche alle esperienze maturate dagli operatori, nel corso dei primi mesi dell’emergenza.
I bisogni di salute della popolazione restano, ma il sistema organizzativo si è dovuto riadattare e infatti è previsto un accesso programmato ai servizi e alle prestazioni cliniche e/o riabilitative. Naturalmente per quest’ultime occore un appuntamento, resta sempre obbligatorio il rispetto del distanziamento di sicurezza nelle sale di attese e nelle aree di sosta e transito, le limitazioni negli accessi ad accompagnatori e/o visitatori nelle strutture ambulatoriali e di ricovero.
Uno strumento già usato nella prima ondata
La telepsichiatria, come modalità di distribuzione dei servizi di assistenza sanitaria da remoto, è stata già sperimentata in molte organizzazioni sanitarie psichiatriche nel corso della pandemia da Covid-19, adattando le consuete pratiche terapeutiche, per garantire la continuità delle cure per le persone con un problema psicologico o psichiatrico, che necessitano di frequenti interazioni con gli operatori della salute mentale.
Nell’asl Lecce il servizio di telepsichiatria, attivato dal marzo 2020 tramite una piattaforma messa a disposizione dall’unità operativa “amministrazione digitale, sicurezza e privacy” e validata in termini di compliance e privacy, è risultato di gradimento e facile utilizzo per pazienti e operatori.
Si dà continuità ai pazienti anche in tempi di emergenza
La psichiatria ha adattato in tempi rapidi le unità operative tradizionali, a quelle telematiche rese possibili dalle nuove tecnologie. Così nei reparti del dipartimento di salute mentale della asl Lecce (Centri di Salute Mentale, Poli di Neuropsichiatria Infantile, Centro per i Disturbi Alimentari), le prestazioni on–line hanno consentito di superare le restrizioni dell’emergenza Covid, per quanto riguarda l’attività routinaria e differibile. Una valida alternativa per dare risposte in tempi brevi all’utenza.
La tecnologia al servizio dei ricoverati per comunicare con il mondo esterno
Nei reparti ospedalieri di psichiatria (Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura) e nelle strutture riabilitative psichiatriche (Centri Diurni, Comunità), i videoconsulti on-line, hanno permesso di mantenere le interazioni dei pazienti con i familiari o di effettuare valutazioni congiunte con i diversi attori della rete.
Attualmente, il vantaggio della telepsichiatria si apprezza nella possibilità di bypassare le distanze geografiche e nel riscuotere maggior gradimento rispetto al consulto telefonico, che spesso è limitato nella durata. I videoconsulti on-line, sono spesso preferiti dai più giovani che sono quindi più stimolati a seguire un iter socio
– assitenziale. Anche per gli operatori, la telemedicina rappresenta un vantaggio perché consente loro, di effettuare il colloquio senza la protezione dei dispositivi, senza distanziamento fisico, senza efettuare il necessario triage per far accedere alle strutture ospedaliere/territoriali.
Non solo, ma spesso la video assitenza, crea per i pazienti psichaitrici un’atmosfera in cui utenti si sentono più a proprio agio, è quindi possibile cogliere la mimica facciale e garantire un contatto empatico. Se necessario, si fissa un colloquio in presenza. Alcuni servizi psichiatrici si sono dotati di una stanza in cui il paziente, se non ha una connessione personale, può accedere per effettuare un videocolloquio con un operatore in connessione da un altro studio.
Con un click si va dallo specialista
Il teleconsulto si attiva rapidamente attraverso un link che lo specialista invia al paziente via mail o su smartphone, tramite uno dei servizi di messaggistica o viene comunicato per telefono, dopo aver concordato le modalità e i tempi dell’attuazione.
I destinatari dell’intervento, vengono individuati dai referenti dell’équipe, in base alla priorità e in base alla disponibilità delle loro risorse (comuni dispositivi personali quali computer, smartphone, tablet). Viene loro chiesto di installare l’applicazione della piattaforma utilizzata, attraverso un procedimento guidato da un operatore sanitario. Le attività di video-consulto vengono programmate settimanalmente, in base alle richieste, proprio come una consulenza ambulatoriale. È previsto uno spazio dedicato a eventuali richieste non programmate da parte di utenti/familiari.
Consulenza anche per chi è nei centri riabilitativi psichiatrici
All’interno della programmazione dei centri diurni, attraverso il teleconsulto, è possibile erogare attività riabilitative singole/di gruppo e incontri comunitari, alternandoli a quelli in presenza. Sono inoltre consentite video-chiamate per il monitoraggio per gli ospiti delle comunità riabilitative psichiatriche, da parte dei centri di salute mentale.
La “room” virtuale dedicata, prevede sedute singole o di gruppo e può essere utilizzata anche per gli incontri di rete con altri operatori, sanitari e non (Servizi Sociali, Associazioni, Tribunali, etc.), consentendo la condivisione di file e documenti di lavoro. È possibile infine, su piattaforma, condividere all’interno di un team, attività formative sul campo, momenti di aggiornamento professionale.
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