La scuola in ospedale. Quando la DAD salva l’anima, regalando un pò di normalità

La scuola in ospedale. Quando la DAD salva l’anima, regalando un pò di normalità

La scuola non si ferma, non soltanto davanti al Covid, ma anche dinnanzi alle altre malattie. I babmini di Taranto ammalati di tumore e non, potranno infatti seguire le lezioni anche dall’ospedale, mettendo da parte almeno per un pò, la loro malattia e avere momnenti di normalità.

Questa mattina infatti, presso l’ospedale “SS.Annunziata”, si è svolta la cerimonia di avvio della “Scuola in Ospedale”. L’iniziativa, rivolta agli alunni della scuola primaria e secondaria di I e II grado, ricoverati presso il reparto di pediatria ed oncoematologia pediatrica del nosocomio ionico, ha come finalità quella di aiutare i ragazzi a mantenere contatti con la scuola di provenienza, con i compagni di classe, soprattutto con la propria vita prima della malattia.

Fare scuola in ospedale – fa sapere l’asl – portare i maestri in corsia dai bambini malati, è fondamentale per la loro serenità oltre che per la loro formazione. La figura di un insegnante che segue il piccolo in ospedale, è positiva sotto molti aspetti, perchè costituisce un fattore di “normalità” non facendo sentire il bambino ‘malato’, diverso dai bambini che stanno fuori e creando un “continuum” con il proprio vissuto scolastico.

Tale servizio avrà anche, tra i vari obiettivi, quello di personalizzare i percorsi formativi. Si intende infatti valutare i limiti fisici e psicologici, creare quindi benessere attraverso l’elaborazione di microprogetti come per esempio la qualificazione dei tempi, non occupati dalle cure mediche. Lettura, gioco, attività pratiche, lavorare sulle abilità di carattere trasversale (lettura, comprensione del testo, logica, etc.) e adottare metodologie coinvolgenti, saranno gli ingredienti di questo bel progetto. L’organizzazione delle lezioni, il loro svolgimento, sarà improntato al pieno rispetto delle necessità terapeutiche di ciascun alunno, favorendo altresì l’uso delle tecnologie e permettendo quindi, di superare differenti barriere e ostacoli.

“Abbiamo subito garantito il nostro sostegno a questo progetto – ha detto il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci – consapevoli di quanto sia importante la continuità didattica per i più piccoli, soprattutto in condizioni particolari come la degenza ospedaliera. Lo abbiamo fatto attraverso la fornitura di dispositivi elettronici che facilitassero le lezioni a distanza, anticipando quel che stiamo realizzando in tutte le scuole medie cittadine, ossia una rete di aule “3.0”, dove il rapporto docente/studente sarà mediato dalle più recenti tecnologie, migliorando l’esperienza della didattica a distanza”.

“La “Scuola in Ospedale” – continua il direttore asl Stefano Rossi – assicura alle alunne e agli alunni ricoverati, il diritto a conoscere e ad apprendere anche in ospedale, nonostante la malattia, garantendo una continuità didattica, altrimenti impossibile. Ringrazio l’Ufficio Regionale Scolastico, il Sindaco e l’amministrazione comunale e la dott.ssa Deborah Cinquepalmi assessore alla Pubblica Istruzione, per aver fatto partire in estrema sicurezza, insieme alla direzione dell’ospedale, una macchina organizzativa così delicata. Si sono garantiti degli spazi all’interno dei reparti, completi anche di stazioni multimediali e moderne tecnologie per la comunicazione, che ricostruiscono ambienti educativi idonei ai bambini e ai ragazzi, garantendo un giusto sostegno ai disagi di qualunque specie, emotivi e psicologici, determinati dalla malattia”.

“E’ un grande successo aver portato la scuola in ospedale a Taranto – ha commentao la dott.ssa Anna Cammalleri, direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Paradossalmente – ha continuato – è un grande successo se riusciamo a portarla avanti nonostante un’emergenza che coinvolge tutta la scuola; è il segno della forza della scuola, che è presente e, soprattutto, è presente dove c’è più bisogno. Ci sono tre scuole che portano come dotazione un docente ciascuna, assegnato dal nostro ufficio. Questi docenti sono in contatto con gli altri colleghi e con le scuole di provenienza dei bambini per poter continuare il percorso formativo che loro hanno già intrapreso. Voglio dire e sottolineare, con mio grande piacere e orgoglio, che a questa iniziativa “Scuola in Ospedale” a Taranto, unica in Italia, abbiamo aggiunto al percorso per i bambini normodotati, anche un percorso per i bambini disabili tutti ricoverati in oncologia. C’è quindi anche un docente di sostegno, oltre a quelli “di classe”, particolarmente dedicato a questa fascia di bambini”.

Roberta Grima
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