L’asl rettifica su Martano e l’ex dispensario

L’asl rettifica su Martano e l’ex dispensario

La risonanza articolare di Martano, è stata acquistata dall’Asl con gara Consip per 180 mila euro più iva. Lo rettifica la stessa azienda sanitaria rispetto a quanto scritto nell’articolo del 17 aprile, in cui si affermava che l’apparecchiatura sarebbe stata comprata con fondi europei (FERS 2014 – 2020). In realtà però, nella scheda del finanziamento comunitario, é scritto che i 7 milioni di euro sono destinati al potenziamento del poliambualtorio di Martano, prevedendo l’implementazione della diagnsotica per immagine, con acqusito di un telecomandato e una risonanza magnetica articolare. Quindi per essere più precisi, é vero che l’Asl ha pagato la strumentazione tramite gara Consip, ma è altrettanto vero che sta cercando di recuperare quella somma con la richiesta di finanziamento europeo, nel frattempo ha anticipato i soldi dal bilancio proprio.

I lavori del seminterrato  del poliambulatorio di Martano, messi in gara.

Per quanto riguarda i lavori di adeguamento degli spazi dove collocare la diagnostica, anche in questo caso l’asl tramite un nota, rettifica che si tratta di opere messe in gara di recente, per un importo pari a 80.020,50 euro (iva esclusa). Anche in questo caso però, nella scheda dei finanziamenti FERS 2014 – 2020, si legge che parte dei 7 milioni di euro di finanziamento, sarebbero destinati per l’adeguamento strutturale, impiantistico, in base alle esigenze logistiche e alle norme relative all’antisismica, antincendio e risparmio energetico. Dunque l’asl appalterebbe i lavori tramite gara pubblica, pagando dal bilancio proprio, ma poi evidentemente prevede una richiesta di finanziamento europeo.

Si anticipano i soldi, per recuperarli tramite finanziamenti europei

In totale la spesa che l’azienda sanitaria avrebbe anticipato, è di 260mila euro (180mila di risonanza e 80.020,50 di lavori messi in gara), viene spontaneo chiedersi allora, perché non utilizzare il primo finanziamento europeo chiesto per Martano? Si tratta della scheda dei fondi FERS 2007 – 2013, pari a 4milioni di euro e che  come emerge dalla stessa nota di rettifica dell’asl, non sarebbero stati utilizzati tutti, visto che a chiusura del progetto operativo, la spesa si è omologata a 3.295.415,94 euro. C’erano soldi ancora sufficienti per pagare una risonanza magnetica articolare e realizzare anche le opere di adeguamento per collocare a norma l’apparecchiatura, però è stato deciso di stralciare dal progetto iniziale la parte relativa alla diagnostica , per re – inserirla nel secondo finanziamento 2014 – 2020. Che bisogno c’era?

Un finanziamento chiesto, quando c’erano già i soldi

Il perché di questa scelta , non viene chiarito nella nota dell’asl.  Se il primo finanziamento 2007 – 2013 era di 4 milioni e il RUP ha rendicontato a chiusura 3.295.415,94 euro, a cosa é servita la somma avanzata, visto che per la diagnostica è stato chiesto poi il secondo finanziamento 2014 -2020?

Finanziamenti per i posti rene, che sono già realizzati.

I 7 milioni del finanziamento 2014 -2020, fanno riferimento anche al potenziamento delle attrezzature sanitarie degli ambulatori, oltre che l’adeguamento strutturale, impiantistico e logistico dell’esistente ala del poliambulatorio alle normative vigenti in materia antisismica, antincendio e di risparmio energetico, infine al potenziamento dei posti rene. Lo rettifica l’asl nella nota, ma non é chiaro perché vengono inserite queste voci, visto che le ritroviamo nel primo finanziamento e infatti i posti rene ci sono già. Evidentemente anche in questo caso, si suppone che l’asl abbia pagato con soldi propri i lavori e poi abbia chiesto in un secondo momento, il finanziamento successivo, ma poteva utilizzare il primo dei 4 milioni di euro, perché c’era disponibilità economica ancora.

Si sta quindi cercando di recuperare il tempo perso, questo gap temporale e forse anche economico, è a discapito dell’utenza che per anni non ha usufruito di un servizio sanitario fondamentale.  Ora si deve fare in fretta per farsi rimborsare quelle somme anticipate, senza correre il rischio di ulteriori ritardi, attualmente è in corso una gara per  l’affidamento della progettazione esecutiva del poliambulatorio di Martano

La questione agibilità

C’è poi la questione agibilità, sulla quale l’asl rettifica rispetto all’articolo del 17 aprile scorso, e fa sapere che non é vero che il poliambulatorio non é agibile e potrebbe essere poco sicura per i cittadini, perché “la struttura di via Fratelli Cervi ha ottenuto l’agibilità parziale, presentando la documentazione necessaria al comune di Martano il 24 maggio 2017.”

Peccato però che l’asl dimentica che quella documentazione depositata al comune, é la SCIA  (segnalazione inizio di attività) che é stata considerata irricevibile dai vigili del fuoco. Da qui il dubbio sull’incolumità dell’utenza, esposto anche dalla ANAC, in una missiva inviata alla direzione asl e ripreso nell’ articolo.

La lettera del sindaco sul mancato collaudo tecnico -amministrativo

Tanto più che ad oggi mancherebbe il collaudo tecnico amministrativo del collaudatore, ossia dell’ingegnere che attesta a fine opera, che tutto sia stato fatto a regola d’arte e che quindi quello che è pagato è stato ben fatto. Questo atto fondamentale, manca. Proprio pochi giorni fa il sindaco di Martano, Fabio Tarantino, ha scritto alla direzione dell’asl per chiedere con urgenza chiarimenti sul mancato collaudo tecnico – amministrativo

Il percorso rosa dell’Asl Lecce

Relativamente al mammografo di ultima generazione, fermo nell’ex Dispensario tubercolare di Lecce, da diversi anni, l’asl fa sapere che l’apparecchiatura é in procinto di essere spostata nella vicina radiologia del poliambulatorio della cittadella della salute, del vecchio “Fazzi”, per poter quindi finalmente funzionare. Sullo spreco di 2milioni e 214mila euro più Iva , l’ente ribadisce che  la cifra é relativa all’acquisto di nove mammografi e non di uno. Ad ogni modo anche se il prezzo del mammografo inattivo, é inferiore, sempre di spreco si tratterebbe. Il mammografo acquistato insieme agli altri 8, tutti attivi, faceva parte del “Progetto Rosa”(finanziamento complessivo previsto di 9 milioni e 350mila euro). “Un percorso molto più ampio -scrivono dall’asl – dedicato alla prevenzione e cura delle patologie tumorali della sfera femminile, attraverso l’ammodernamento e potenziamento della dotazione tecnologica delle strutture sanitarie del territorio salentino, compreso l’acquisto di una risonanza magnetica nucleare (555mila euro, più lavori di installazione) per la Cittadella della Salute, regolarmente dotata di certificato di collaudo (tecnico e clinico/funzionale) e già funzionante, e di altre tecnologie. “

 

 

Roberta Grima
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