Dovrebbe avere esito positivo l’esame di metà mandato che la Regione farà nei confronti del direttore generale dell’Asl leccese, Valdo Mellone. E’ quanto dicono i bene informati dell’azienda sanitaria, anche se sarà il 9 agosto prossimo la data fatidica in cui il governo pugliese passerà sotto la lente di ingrandimento, l’attività del manager, per poi ufficializzare l’eventuale conferma o meno, tra la fine del mese e i primi di settembre.
Nonostante dunque qualche sbavatura e criticità, c’è chi giura su una riconferma di Mellone, alla guida dell’Asl, tenuto conto del pareggio di bilancio che il manager e la sua squadra sono riusciti a raggiungere, sanando i 60 milioni di euro di debito aziendale. Risultato del quale il direttore generale va fiero visto che l’obiettivo è stato raggiunto in un momento di grande difficoltà, che ha visto l’Asl affrontare due anni durissimi, tra spending review e piano di rientro, con i rigidi paletti imposti da Bari, come blocco delle assunzioni, di investimenti in nuovi servizi sanitari.
Finalmente però, l’azienda sta uscendo da un biennio pesante, come conferma anche il direttore sanitario Ottavio Narracci, ricordando come le 1600 assunzioni nelle Asl pugliesi sono ai blocchi di partenza. “Stiamo aspettando che la Regione dia il via, già dal prossimo mese, il governo della Puglia dovrebbe ufficializzare presso il ministero l’uscita dal piano di rientro, con un documento istituzionale che apra una nuova fase della sanità pugliese. All’interno di questa – ha chiarito Narracci- si dovrebbe collocare tra le altre cose, lo sblocco delle assunzioni. L’Asl leccese ha già chiesto una deroga alla Regione per arruolare infermieri e dirigenti, compresi i primari vacanti.”