Nuovo crollo nell’Asl leccese, questa volta a cedere é uno dei controsoffitti nella medicina del lavoro nell’ospedale “Vito Fazzi”, più precisamente nella stanza accanto allo studio del dottor Carlo Siciliano, responsabile dell’unità proprio dove vengono eseguite le certificazioni sulla sicurezza dei posti di lavoro, per la tutela dei dipendenti.
“Sono in ferie” – ci ha riferito il dottor Siciliano – che quindi sarebbe all’oscuro di quanto avvenuto questa notte. Sul posto questa mattina sono stati effettuati dei sopralluoghi da parte degli ingegnerei dell’ospedale, che hanno potuto costatare un problema di infiltrazione di acqua, probabilmente da attribuire all’impianto di condizionamento. Nulla di strutturale – hanno fatto sapere dal nosocomio – anche se va detto – che proprio quegli ambienti, erano stati oggetto di ristrutturazione. Per ora lo studio del dottor Siciliano, dove effettivamente si vedono chiaramente le infiltrazioni e la stanza accanto dove ha ceduto il contro soffitto, sono stati ritenuti inagibili, per ingenti perdite di acqua, appunto da condotte idriche che avrebbero determinato il crollo di uno dei pannelli di contro soffitto che, imbevuto di acqua, ha ceduto.
Gli ingegneri hanno notato anche delle risalite sulle pareti che presto verranno risanate anche se non sembrano collegate alla perdita dal soffitto. La direzione sanitaria dell’ospedale si è attivata e ha già individuato una soluzione per rendere quanto prima fruibili gli ambienti, in modo da restituirli ad hoc, resta da verificare la manutenzione degli impianti di condizionamento e soprattutto la risoluzione del grosso problema relativo all’adeguamento dell’intero sistema di condizionamento, che nel “Fazzi” è ovviamente piuttosto complesso, con impianti e unità esterne purtroppo vecchie, con centrali termiche centralizzate più complesse del singolo condizionatore.
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