Potrebbe aver contaminato molti ambienti puliti del Dea/ospedale Covid, esponendo a rischio contagio operatori sanitari, tecnici, addetti all’accettazione. Un uomo positivo al Corona virus, ricoverato nel reparto di pneumologia Covid del Dea, aveva voglia di una sigaretta e così ha lasciato il reparto per andare a fumare fuori, percorrendo gli spazi puliti indisturbato, pur essendo positivo al Covid.
E’ successo nel primo pomeriggio di oggi, quando il paziente, lasciata la sua camera d’ospedale, ha percorso da solo corridoi, pianerottoli, scendendo le scale dal quarto piano al piano terra, sino all’hall, per raggiungere la porta e uscire all’aperto per fumare. Nel frattempo il personale ospedaliero, accortosi dell’assenza del paziente, ha immediatamente allertato la polizia, chiamando il 112.
Solo quando l’uomo é rientrato nella sua camera, come nulla fosse, l’allarme è stato revocato. Adesso c’è tensione e timore per chi lavora nel Dea che vuole avere sicurezza che tutto sia disinfettato a dovere, per evitare possibile trasmissione del virus, visto che l’uomo positivo ha percorso spazi puliti, dove il personale sosta per la timbratura, per misurare la temperatura, dove si usa il passamano delle scale mentre si sale verso i piani, ecc… con la paura di venire a contatto con il Covid.
Una situazione simile si è verificata sempre nella giornata di oggi, durante la mattina, quando un uomo positivo, ha circolato anche lui liberamente, da un ospedale all’altro. Stamane infatti si è presentato un uomo in ematologia presso l’oncologico di Lecce, per una visita specialistica. Quando il personale del reparto ha riscontrato che la persona era positiva, gli ha impedito l’accesso, spiegando l’impossibilità a quel punto di dare le cure necessarie, chiarendo all’uomo che si sarebbeb dovuto recare al Dea, in quanto positivo al Corona virus.
Prima ancora che arrivasse qualcuno dal Dea a prendere il paziente per accompagnarlo o che un oepratore dell’ematologia lo accompagnasse all’ospedale Covid, o che qualcuno dal reparto avvertisse per il trasporto, l’uomo aveva già abbandonato di sua iniziativa il reparto. Da un lato è stato un bene che si sia allontanato subito da un ambiente dove c’è una grande concentrazione di persone a rischio, oncologiche e immunodepresse, dall’altra parte però, si sono perse le tracce di quest’uomo per un breve lasso di tempo. Il paziente si sarebbe infatti
incamminato da solo a piedi verso il Dea/ospedale Covid. Arrivato nel pronto soccorso del Dea, ha annunciato di essere positivo e di aver preso accordi con personale del quarto piano, la pneumologia Covid, per essere ricoverato e così è stato.
La direzione medica di presidio, che abbiamo contattato, non é stata sin’ora messa al corrente dei fatti accaduti, ma – fanno sapere – non appena il direttore sarà informato – si cercherà di capire cosa sia accaduto per prendere i giusti provvedimenti.
Si dovrà sopratutto stabilire se sia il caso di sanificare gli ambienti dove probabilmente sono passati i due uomini contagiosi, per evitare possibili rischi, qualora ce ne fossero. E’ possibile però che dai reparti abbiano accellerato i tempi, avvertendo gli addetti di Sanità Service, prima che lo faccia il direttore di presidio
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