Un polmone, il fegato, cornee e reni, per ridare nuova vita. E’ il prelievo multi organo che é stato effettuato nella notte tra il 30 e il 31 marzo scorsi, nell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto. Un episodio da segnalare come notizia in un territorio, come quello pugliese, dove le donazioni sono ancora troppo poche, mentre il numero di pugliesi che chiedono un trapianto di organo, è tra i più alti.
Puglia maglia nera nelle donazioni
La Puglia in generale chiede molto, ma dona poco. All’ospedale di Taranto però giorni fa, c’è stato questo gesto di grande generosità da parte dei familiari di un uomo di Lizzano, di 44 anni e deceduto per infarto del miocardio. Il paziente, ha avuto un arresto cardiaco prolungato e al quale sono seguiti gravissimi danni all’encefalo, con la successiva morte cerebrale. Nonostante il dramma di quel momento – i familiari hanno dato il loro assenso all’intervento di prelievo. Grazie anche al prezioso lavoro di anestesisti e rianimatori, diretti dal dottor Michele Cacciapaglia e con il coordinamento del dottor Pasquale Massimilla anestesista e rianimatore, le equipe chirurgiche di Milano, Napoli e Palermo, hanno potuto effettuare il prelievo.
Un gesto che vale più di una vita
“Sottolineiamo la generosità, di cui c’è oggi tanto bisogno – ha dichiarato il direttore generale dell’Asl Stefano Rossi – del gesto dei parenti che, pur in un momento drammatico, hanno fornito il consenso al prelievo, consentendo ad altre persone di vivere. Al contempo, va messa in evidenza la grande professionalità del personale medico del Reparto di Anestesia e Rianimazione del “SS.Annunziata”, che rende possibile questo genere di operazioni”.