Finalmente l’ospedale “Bonomo” di Andria, potrà offrire nuovi servizi per l’intera comunità, grazie alla tanto attesa riapertura del terzo e sesto piano chiusi da tempo”. Lo dichiara la consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari a margine dell’audizione in I Commissione, dei direttori generali e dei RUP delle Asl pugliesi sull’andamento della spesa per la realizzazione di nuovi ospedali.
“Il 26 febbraio – continua Di Bari – il Tar si pronuncerà sul ricorso dell’impresa, seconda classificata nella gara per la realizzazione del progetto esecutivo del nuovo ospedale e una volta risolto il contenzioso, si procederà con gli aspetti procedurali. È quindi ancora troppo presto per avere un cronoprogramma dettagliato e chiedere i tempi di consegna, per questo ho voluto accertarmi sul potenziamento del “Bonomo”, nelle more della realizzazione del nuovo ospedale.”
In effetti il “Bonomo” sta per forza di cose diventando una priorità, con la riapertura del reparto di urologia dello scorso giugno e l’aggiudicazione dei lavori che riporteranno in funzione i reparti di chirurgia, pediatria, laboratorio analisi, neurochirurgia, pronto soccorso, dialisi e ambulatorio di urologia, il “Bonomo” torna ad essere centro di riferimento per i cittadini, che attendono poi di rivolgersi all’ospedale nuovo.”
Durante la seduta in commissione, la consigliera ha chiesto lumi anche in merito al polimabualtorio andriese
“Le risorse – dice – erano già stanziate nella programmazione precedente, ma i lavori non partivano. Il direttore – ha aggiunto l’esponente regionale – mi ha riferito che le somme sarebbero state utilizzate per il PTA di Trani, pertanto il progetto per la costruzione del nuovo poliambulatorio, è stato reinserito nel piano triennale delle opere pubbliche e si attende che vengano messi a disposizione i fondi FESR per la medicina territoriale. L’intenzione di costruirlo c’è, perché Andria ha bisogno di un unico hub per riunire tutti gli ambulatori distribuiti in città. L’obiettivo della consigliera grillina, é quello di rendere l’ospedale “Bonomo”, un centro di riferimento unico, che conterrà ambulatori che ora sono dislocati in varie sedi e svolgerà un’attività parallela a quella dell’ospedale, andando a potenziare la sanità territoriale.”
“In merito al “Bonomo”, dopo la riapertura del reparto di urologia lo scorso giugno, ci è stato detto – ha riferito la Di Bari – che sono stati aggiudicati lavori di rifunzionalizzazione dei reparti di chirurgia, pediatria, laboratorio analisi, neurochirurgia, pronto soccorso, dialisi e ambulatorio di urologia. Una volta completati gli interventi, finalmente Andria tornerà ad avere un ospedale operativo non solo sulla carta, perché verranno recuperati posti letto ed erogati nuovi servizi in modo da ridurre la mobilità passiva. Continueremo a monitorare la situazione e a tenere informati i cittadini, che finalmente non dovranno essere costretti a girare per la provincia e la regione, per svolgere esami e prestazioni sanitarie a cui hanno diritto”.
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