Salta l’incontro con le associazioni, Emiliano messo alla porta

Salta l’incontro con le associazioni, Emiliano messo alla porta

LECCE – Non é andato come sperava, il pomeriggio salentino di ieri, per il presidente Michele Emiliano. In particolare la tappa in via Miglietta a Lecce, dove il governatore aveva l’incontro con le associazioni nella direzione generale dell’Asl, previsto per le 18 è andato in fumo, perché Emiliano è stato letteralmente messo alla porta.

“Dalle 17 – eravamo tutti lì ad aspettarlo – racconta una componente del comitato consultivo misto – sapevamo che per le 18 sarebbe arrivato il nostro presidente, ma c’è stato un ritardo, tutto sommato ce l’apsettavamo, perché sapevamo che doveva fare altri incontri oltre il nostro. Poi ad un certo punto si è scatenato il malcontento, vuoi perché il tempo passava, erano le 19 e 30 e ancora non si vedeva nessuno, ci dicevano che era per strada, vuoi perché la gente cominciava ad andare via, ma soprattutto perché qualche rappresentante di onlus, temeva che col ritardo non ci sarebbe stato poi il tempo per discutere seriamente con il governatore, sta di fatto, che quando Emiliano si è presentato alle 20 e 30, è stato mandato via.”

La presidentesa della onlus Anfa, Grazia Manni – ha preso subito la parola dicendo al presidente che, dopo due ore di attesa, i rappresentati delle associazioni, sarebbero andati via. A quel punto Emiliano, che aveva fatto le sue scuse, giustificandosi poiché era stato bloccato al “Vito Fazzi” da medici e ammalati, ha ribadito che si sarebbe potuto trattenere anche sino a tardi con i presenti. Niente da fare.
“E’ la prima volta – avrebbe dichiarato Emiliano – che vengo messo alla porta a casa mia.” Una frase che non sarebbe piaciuta a Grazia Manni, che invece ha sottolineato che l’Asl non è casa del presidente della Regione, piuttosto dei cittadini, “allora vado via”, avrebbe concluso il governatore. “No, andiamo via prima noi.” avrebbe ribattuto la Manni. Insomma un “qui pro quo”, che ha messo in difficoltà la presidentessa del comitato consultivo misto Rita Tarantino, che a suo dire, non avrebbe avuto tempo e modo di intervenire, per calmare gli animi, così come non sarebbero intervenuti neanche i direttori dell’Asl presenti Antonio Pastore e Rodolfo Rollo.

“Emiliano è arrivato tardi – ha detto Rita Tarantino – forse sarebbe stato meglio che incontrasse prima noi cittadini e poi andare all’ospedale dove medici e pazienti sono lì in ogni caso. Non è andata così, ma i modi di ricevere Emiliano potevano essere diversi, restando comunque sulla propria posizione. Non erano modi e tempi giusti per parlare così al presidente della Regione. Poco prima del suo arrivo, l’assemblea delle associazioni aveva votato e approvato una mozione con la quale si era deciso che io – dice la Tarantino – in qualità di presdientessa del comitato consultivo misto, avrei dovuto dire in termini più pacati del nostro dispiacere ad essere trattati come componente di serie B, lasciati in attesa. Ci saremmo confrontati, forse avremmo discusso animatamente, ma avremmo potuto accettare le sue scuse e metterci a parlare. Dalla ragione – ha continuato la Tarantino – siamo passati dalla parte del torto e sta di fatto che abbiamo perso un’occasione d’oro, perché l’incontro doveva essere decisivo per sottoscrivere l’accordo di collaborazione tra associazioni e Asl Lecce, sulla programmazione sanitaria, doveva essere un momento per riportare i problemi veri della sanità salentina che la gente vive ogni gionro: liste di attesa, criticità nel servizio di prenotazioni, mancanza di corsie preferenziali per malattie come la Sla e altre patologie rare. Soprattutto si doveva parlare di buona sanità, presentando il progetto senologia avviato con sistema di prenotazione differenziato in base alla gravità dei casi e che Emiliano voleva conoscere da vicino per estenderlo in tutta la regione.”

Nulla di tutto questo – conclude la Tarantino – che adesso dvorà formalizzare le sue scuse al presidente Emilinao.

Roberta Grima
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