Hanno allestito una tenda per ora, proprio a ridosso della centrale 118 del “Vito Fazzi”, ma il problema delle ambulanze ferme e in attesa anche più di 10 ore per essere sanificate, resta. A sottolinearlo Dario Cagnazzo della UIL, che chiede con forza all’asl leccese, di costituire delle altre postazioni di sanificazione per i mezzi di soccorso, oltre alle due già operative.
“Ad oggi – spiega Cagnazzo – ci sono le sedi di Galatina e del “Vito Fazzi” per sanificare i mezzi del 118. Quella dell’ospedale leccese é operativa 24 ore su 24, mentre la seconda collocata al “Santa Caterina Novella”, é in servizio per sei ore al giorno. Non bastano – aggiunge il sindacalista – . L’altra notte, per citare l’ultimo episodio emblematico, l’ambulanza con medico a bordo, che aveva trasportato un malato Covid, è andata a Lecce per la sanificazione intorno alle 20 e ha trovato decine di mezzi di soccorso in coda per la disinfestazione. Il mezzo é rimasto quindi bloccato sino alle 8 della mattina seguente. In attesa ovviamente anche il personale, compreso il medico che è la figura più carente, che come il resto dell’equipaggio, ha terminato il turno fermo ad aspettare che venisse bonificata l’ambulanza. Stessa cosa è accaduta anche ieri per un mezzo partito per la sanificazione da Poggiardo la mattina alle 9, per tornare sanificata nel pomeriggio.”
“Le due postazioni esistenti evidentemente non bastano – dice Cagnazzo – Né con l’allestimento di una tenda si può pensare di abbatte il disservizio, rendendo l’attesa ai medici, infermieri, soccorritori e autisti, più confortevole. Staranno pure più comodi – aggiunge l’esponente della UIL – ma sono comunque fermi come l’ambulanza sulla quale viaggiano. Non capsico perché -dice Cagnazzo – l’asl non può acquistare un altro robot per la sanificazione e formare un’altra squadra addetta, con personale di sanità service, dove proprio prima delle lezioni sono state assunte diverse persone che ora potrebbero essere impiegate per servizi essenziali in questa emergenza.”
Il sud più penalizzato
I disagi sono soprattutto per quelle postazioni del 118 del sud Salento che hanno la sede di sanificazione troppo lontano, da Gagliano per esempio bisogna arrivare a Galatina o Lecce e solo di sanificazione occorrono tre quarti d’ora di tempo. Se poi ci aggiungiamo la strada da percorrere e l’attesa che si trova di altri mezzi di soccorso, si rischia di paralizzare un servizio fondamentale.
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