Allagati gli ambienti del laboratorio di microbiologia dell’ospedale di Lecce, esami rallentati. E’successo questa mattina poco dopo le 8.00, quando dal soffitto del laboratorio sarebbe venuta giù acqua in grande quantità, fuoriuscita dalle tubazioni, allagando gli spazi dove erano collocati gli analizzatori. Macchinari costosi, impiegati per i vari esami di microbiologia, fondamentali per l’attività dei vari reparti ospedalieri. Basta pensare che in un ospedale come quello di Lecce, posso trovarsi casi di sepsi, meningite, infezioni gravi, sino anche al Covid, che richiedono esami microbiologici per essere confermati o esclusi dai medici.
Non è ancora noto cosa sia effettivamente accaduto e come sia stato possibile che sia fuoriuscita tanta acqua da allagare gli ambienti, certo è che non è la prima volta che accade una cosa del genere, almeno a sentire i testimoni che prestano servizio nell’area vicina. Sembrerebbe che il problema sia proprio nelle tubazioni oramai vecchie e da sostituire, qualcuno ci ha riferito che in effetti il tubo del soffitto sarebbe stato sostituito, ma che ci sarebbero diverse tubazioni che, per evitare che si allaghi di nuovo il laboratorio, devono essere sostituite.
Intanto questa mattina la squadra di SanitàService, la società parteciapta dell’asl, ha prontamente pulito e asciugato l’acqua, mentre i tecnici che hanno effettuato il sopralluogo, devono adesso verificare il buon funzionamento degli analizzatori per capire se siano affidabili e possano essere imgiegati per l’attività laboratoriale oppure no.
“Certo è che ci saranno necessariamente dei rallentamenti per la sospensione temproanea dell’attività, fino a quando non sarà ripristinata l’agibilità dei locali da mettere in sicurezza. Verranno quindi garantiti soltanto gli esami di estrema urgenza.
“Resta da capire adesso – riflette Rosa Orlando, presidentessa dell’associazione Centro diritti della salute – come e dove saranno dirottati i campioni da esaminare, sopratutto se questa sospensione coinvolgerà anche i test per individuare il virus Covid-19 e quali riepercussioni eventualmente possono esserci.”
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