Trema la Regione, un consigliere regionale Udc ai domiciliari.

Trema la Regione, un consigliere regionale Udc ai domiciliari.

Arrestati l’ex parlamentare dell’Udc Angelo Cera e il figlio Napoleone, consigliere regionale della Puglia, con l’accusa di corruzione, in relazione ad alcuni appalti nella Sanità pugliese, in particolare nella partecipata dell’asl Sanità Service. La disposizione sarebbe di questa mattina e nel fascicolo di indagine, si fa riferimento a numerosi episodi di condizionamento delle procedure dell’azienda sanitaria. Indagato anche il direttore gernale dell’asl foggiana Vito Piazzolla.

Pressioni sull’internalizzazione di Sanità Service, per favorire qualcun altro.
I Cera sono agli arresti domiciliari dopo un’indagine del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della guardia di finanza di Bari e della compagnia di San Severo, su presunti illeciti in nomine del settore sanitario. Secondo l’accusa formulata dal pubblico ministero, i Cera sarebbero responsabili, di aver impedito l’internalizzazione del servizio Cup – centro unico di prenotazioni, erogato per conto dell’asl foggiana, dalla partecipata Sanità Service. una procedura per il quale l’asl sarebbe stata favorevole, tanto che avrebbe avviato l’iter poi interrotto dai Cera.

Favorire gli uomini dell’Udc.
Non solo, ma ai Cera sono contestati altri illeciti: con l’accusa di concussione, padre e figlio, avrebbero agito ai danni di alcuni dirigenti del consorzio di bonifica per la Capitanata, per favorire l’assunzione di alcune persone. >I due poi, avrebbero chiesto al governatore Emiliano, di nominare un loro uomo, (l’avvocato di Manfredonia Cosimo Titta, esponente dell’Udc), come commissario di un’azienda sanitaria di Chieuti, la «Castriota e Corropoli», che si occupa di assistenza agli anziani e che controlla tre strutture assistenziali della zona garganica. L’azienda «Castriota e Corropoli», é presieduta da Tommaso Pasqua, vicepresidente provinciale del PD, quel Pasqua che annunciava a febbraio scorso, sulla stampa locale, la battaglia al centro destra con la coalizione fatta con l’Udc e la candidatura a sindaco di San Severo, Francesco Miglio.
Quest’ultimo avrebbe quindi avuto il sostegno elettorale da parte dei Cera, che in cambio avrebbero avuto la nomina
di Titta al posto di Pasqua, da parte del governatore, dove proprio a San Severo è stato tempo fa, assessore alla Legalità. L’ipotesi accusatoria nei confronti del consigliere Napoleone e suo padre, muove dalle intercettazioni telefoniche disposte sull’utenza dell’esponente politico dell’Udc.

Indagati per corruzione Emiliano e Ruggeri
Proprio l’episodio relativo alla presunta nomina di Titta nella «Castriota e Corropoli», costituirebbe il filone dell’inchiesta dalla quale è partita anche l’indagine sul presidente Emiliano e l’assessore regionale al welfare Salvatore Ruggeri, indagati con l’ipotesi di accusa per corruzione. C’è da dire che la nomina dell’avvocato Titta, fedelissimo di Napoleone, nell’azienda «Castriota e Corropoli», chiesta ad Emiliano, non sarebbe avvenuta, ma agli inquirenti sarebbe sufficiente la richiesta e l’accordo tra le parti, per formulare l’accusa, che vedrebbe l’assessore Ruggeri, materialmente responsabile dell’istruttoria con cui poi verrebbe formato il decreto di nomina. La Procura di Foggia lo considera evidentemente il «tramite» dell’accordo, anche perché l’esponente Udc doveva mediare con il Pd che invece chiedeva come commissario, Sabina Ferrero, assessore di un comune foggiano.

Intervista realizzata dal quotidiano l’Attacco.it a Ludovico Vaccaro, procuratore capo di Foggia.

Roberta Grima
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