Un ambulatorio per restituire sorrisi anche in Puglia, parte il servizio per labio palatoschisi

Un ambulatorio per restituire sorrisi anche in Puglia, parte il servizio per labio palatoschisi

Restitutire molto più di un sorriso alla gente di Taranto e non solo, é possibile grazie all’apertura del sesto ambulatorio italiano “Smile House”, situato nell’ospedale militare del capoluogo jonico e dedicato al trattamento delle malformazioni del volto in particolare la labio palatoschisi.

L’ambulatorio, realizzato grazie al contributo di UniCredit Foundation in collaborazione con la marina militare, ha aperto i battenti venerdì 24 settembre, lanciando “l’operazione sorriso” in Puglia, con l’accoglienza dei primi pazienti da parte del personale e del corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana. Già il 25 settembre si era svolto il convegno “progetto Smaile House” per preparare il personale medico e sanitario ad assicurare ai pazienti una presa in carico completa, seguendo un iter che spazia dai servizi più semplici, via via a quelli più complessi e duratori dopo un intervento chirurgico, contando su una squadra multidisciplinare di medici.

A sorridere anche loro, con dei sorrisi che neppure le mascherine riuscivano a celare, orgogliosi di far parte di un progetto di interesse nazionale che permetterà a tanti, soprattutto bambini, di conquistare molto più di un sorriso. Si è così svolta ieri una giornata di visite gratuite a favore di adulti e piccini affetti da malformazioni del volto, ricevendo l’attenzione di tutti gli specialisti, che concorrono al percorso multidisciplinare presso il reparto di odontostomatologia del centro ospedaliero.

Quello di Taranto é come detto il sesto ambulatorio “Smile House” in Italia (dopo Milano, Roma, Vicenza, Ancona, Cagliari) per il trattamento delle malformazioni del volto. Si tratta di un’iniziativa che non si limita solo agli interventi chirurgici, ma permetterà di dare continuità assistenziale prima e dopo l’operazione. Con l’ambulatorio si potrà garantire quindi tutti quei servizi complementari a quelli chirurgici, riducendo disagi e limitando sorpattutto la migrazione sanitaria dovuta alle terapie di lunga durata, come quelle ortodontiche, logopediche e psicologiche. Nella “Smile House” vi è possibilità di avere un percorso di cure ampia che va dalla diagnosi prenatale fino al termine del percorso di cura intorno ai vent’anni. Le visite e le terapie saranno effettuate da volontari medici e personale sanitario con diverse specializzazioni della Fondazione Operation Smile Italia Onlus e da medici e personale infermieristico del Corpo Sanitario della Marina Militare accreditato con la Fondazione.

L’iniziativa ha avuto il plauso del sottosegretario Pierpaolo Sileri che in una missiva ha espresso “sincero apprezzamento per il lavoro encomiabile che la Fondazione offre ai tanti pazienti, soprattutto pediatrici”. Da luglio 2019 a giugno 2020, anno fiscale dell’Organizzazione, sono stati oltre 15mila i pazienti curati dai medici ed operatori sanitari di Operation Smile nel mondo.

“Tutto questo – ha detto Riccardo Guarducci, ammiraglio ispettore capo del corpo sanitario della marina militare – é avvenuto grazie alla collaborazione ultradecennale che c’è tra la marina militare e il professor Domenico Scopelliti, vicepresidente Fondazione Operation Smile Italia Onlus e primario del reparto Maxillo facciale presso l’ospedale San Filippo Neri di Roma

Roberta Grima
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